L'emergenza
05.07.2023 - 16:00
Un dislivello di circa due metri e danni su danni che in termini di presenze, mancate, andranno ad aumentare. Perchè di spazio in spiaggia alcune attività ne hanno davvero poco, appena un fazzoletto di sabbia. E' questo quanto riscontrato amaramente da alcuni balneari ieri mattina quando hanno aperto le proprie attività dopo la mareggiata notturna. Una delle situazioni più critiche è sicuramente quella in prossimità dello stabilimento Lo Scoglio e più in generale su quel tratto. Anche in direzione Bufalara alcuni chioschi sono riusciti a noleggiare, a malapena, una fila di ombrelloni. Niente sdraio e lettini, le onde hanno raggiunto anche la parte finale di alcune passerelle.
Per il lungomare di Sabaudia non c'è pace ed ovviamente nemmeno per gli operatori, non tutti ovviamente, che durante la prima settimana di luglio si trovano a dovere fronteggiare questa emergenza con i danni in termini economici che ne conseguono. Anche se sul sito del Comune è stato pubblicato un avviso per le attività che hanno subito danni a seguito dell'ondata di maltempo del primo luglio scorso, i problemi restano considerando appunto le nuove criticità sopraggiunte. E i prossimi mesi cosa accadrà? Negli ultimi giorni per effetto domino la discussione sul poligono ai Pantani d'Inferno ha acceso i riflettori anche su altre situazioni che riguardano la duna. Dal problema dei "sentieri" dovuti al calpestio e quindi a chi non scende utilizzando le passerelle, al fatto che esercitazioni militari siano incompatibili con un'area a tutela e con un cordone dunale già provato da cedimenti. Un litorale in cui si assiste alla meraviglia delle Caretta caretta che giungono a deporre le uova e che allo stesso tempo viene divorato anno dopo anno dalle mareggiate. Ed uno dei tratti più compromessi oggi è quello in cui il carico aumenterebbe per via del passaggio dei mezzi di pulizia della spiaggia.
Di tavoli tecnici negli anni ce ne sono stati molti, momenti di confronto a cui hanno partecipato i Comuni, la Regione, tecnici, rappresentanti dei balneari per mettere in campo azioni che ad oggi non si sono concretizzate almeno non del tutto. A più riprese si è parlato di interventi di monitoraggio e tutela sistematici perché quelli avviati per somma urgenza, sono necessari ed indispensabili per tamponare situazioni critiche ma poi nel tempo il fenomeno erosivo torna a fare paura. E per quanto riguarda la prima settimana di luglio su alcuni tratti del lungomare di Sabaudia, come testimoniano le foto, da aggiungere c'è davvero poco.
Edizione digitale
I più recenti
Ultime dalla sezione