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Municipalizzate

Multiservizi, servizio di pulizie ai privati: scatta la protesta dei lavoratori

Il mancato inserimento della clausola sociale nell'ipotesi di accordo fa salire la tensione e il rischio di esuberi, i sindacati: il 18 giugno assemblea pubblica in piazza Roma

Scatta la protesta dei lavoratori dell’azienda speciale Aprilia Multiservizi contro la privatizzazione del servizio di pulizia degli edifici comunali. Un’esternalizzazione senza tutele a giudizio delle organizzazioni sindacati (Fp Cgil, Fp Cisl e Uil Fpl), che per questo motivo hanno proclamato per martedì 18 giugno nell’aula consiliare del Comune di Aprilia (o in alternativa in piazza Roma) un’assemblea retribuita dei dipendenti dell’Asam.

La decisione è stata presa al termine dell’incontro di martedì scorso, nel quale si è iniziato a parlare del progetto del Comune di Aprilia (che controlla interamente la Multiservizi) di cedere a terzi il servizio di pulizie attualmente gestito dell’Asam, per poi affrontare in una seconda fase anche il discorso relativo alla gestione dei parcheggi a pagamento che in questo primo confronto non è stato affrontato. Nel corso della riunione che ha visto la presenza dell’assessorato ai Lavori Pubblici, del Collegio dei liquidatori della Multiservizi e dei sindacati, l’amministrazione comunale Principi ha illustrato il suo piano che prevede la privatizzazione entro il mese di settembre. A far scattare la tensione oltre il livello di guardia è stato il mancato inserimento nell’accordo della “clausola sociale”, ovvero la clausola che in caso di cambio appalto obbliga chi subentra a riassorbire il personale impiegato dell’appaltatore uscente. Un mancato inserimento che ha fatto entrare ancor più in agitazione i lavoratori interessati, già preoccupati della prospettiva della privatizzazione. Senza clausola sociale infatti l’unica alternativa per i dipendenti con contratto a tempo indeterminato sarebbe quella di essere reimpiegati nella Multiservizi, che tuttavia allo stato attuale non ha la possibilità di ricollocarli né sotto il profilo organizzativo, né sotto l’aspetto economico visto che il canone annuale è stato ridotto.

In questo contesto il rischio di esuberi è molto concreto perciò Cgil, Cisl e Uil hanno proclamato l’assemblea per il 18 giugno, per informare il personale della situazione ma soprattutto per fare pressione affinché il Comune di Aprilia introduca la clausola sociale nell’accordo.

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