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L'iniziativa

In piazza a Latina per la Palestina: “Non restiamo indifferenti”

Manifestazione nel centro cittadino: al fianco delle mobilitazioni nazionali per chiedere la fine del conflitto a Gaza

Latina si unisce al grido che da mesi percorre le piazze italiane ed europee: fermare la guerra, salvare vite innocenti, restituire dignità al popolo palestinese. Nella giornata di ieri, nel cuore della città, si è svolta una manifestazione a sostegno della Palestina che ha raccolto cittadini, associazioni e realtà della società civile.

“Più di 74mila morti e due milioni di palestinesi affamati, in fuga e senza un posto dove andare: a Gaza l’inferno non ha fine”, hanno scandito i promotori, leggendo un documento che descrive la situazione umanitaria come insostenibile. Un esercito che “ha come nemico i civili, i bambini, le donne e gli anziani”, mentre l’Occidente resta “muto, chiuso in un timido tentennamento nel definire con parole chiare quello che sta accadendo”.

Dal palco e nelle testimonianze dei partecipanti è emersa la convinzione che l’opinione pubblica non possa arrendersi all’indifferenza: “Cosa possiamo fare noi? Continuare ad indignarci, manifestare, non essere indifferenti, combattere il silenzio con la parola e sostenere chi, come le organizzazioni umanitarie, ha sentito l’urgenza di portare aiuto in mare e a terra. È una piccola goccia nel mare delle atrocità e dell’incapacità di chi potrebbe trovare una soluzione, ma scegliere di non farlo. Se siamo in tanti, forse, capiranno che è ora di essere semplicemente umani”.

La data scelta per l’iniziativa non è stata casuale: si è trattato di una giornata simbolica che ha visto mobilitazioni anche a livello nazionale, in continuità con le manifestazioni organizzate in diverse città italiane per denunciare l’ulteriore escalation del conflitto. Un filo che lega Latina ad altre piazze, da Nord a Sud, per ribadire la necessità di una presa di posizione chiara della comunità internazionale.

Gli organizzatori hanno sottolineato come la manifestazione non sia stata soltanto un momento di denuncia, ma anche di condivisione e di solidarietà concreta. “Abbiamo voluto dare un segnale – hanno spiegato – per ricordare che l’Italia non può girarsi dall’altra parte di fronte a una tragedia di queste dimensioni. Servono corridoi umanitari, serve un cessate il fuoco immediato, serve restituire speranza a chi da troppo tempo vive sotto le bombe”.

In piazza erano presenti anche esponenti di associazioni impegnate nella cooperazione internazionale, che hanno richiamato l’attenzione sull’emergenza umanitaria e sulla necessità di continuare a tenere alta l’attenzione dell’opinione pubblica. “Non ci si può abituare alle cifre che arrivano da Gaza – hanno ribadito – perché dietro ogni numero ci sono vite, famiglie, bambini”.

La manifestazione si è conclusa con un minuto di silenzio, seguito da un applauso collettivo. Un gesto semplice ma carico di significato, per ribadire che il dramma della Palestina riguarda tutti e non può essere confinato al silenzio.

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