Il retroscena
27.03.2025 - 07:53
Avendo potuto osservare e conoscere una serie di dinamiche criminali da un punto di vista privilegiato, quello di affiliato alla famiglia del suocero Ferdinando Ciarelli detto Furt, il collaboratore di giustizia Andrea Pradissitto ha offerto una serie di particolari inediti sull’omicidio di Paolo Celani del 2010, un personaggio che fu legato al suo stesso ambiente malavitoso e lo aveva persino iniziato agli affari con la droga. Non si è limitato a indicare Giulia De Rosa detta Cipolla nel ruolo di possibile mandante come aveva fatto, poco prima di lui, anche il pentito Renato Pugliese, ma ha persino ricostruito con dovizia di particolare, appresi dalla stessa vittima prima che le sue condizioni si aggravassero, il movente e le fasi che hanno preceduto l’agguato.
E ha condito la narrazione con fatti che provano ulteriormente il legame tra la regista di quel regolamento di conti e l’esecutore materiale Marco Ranieri, narrando un fatto inedito, un altro agguato fallito poco tempo prima ai danni di un altro spacciatore, commissionato sempre dalla potente trafficante di cocaina.
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