Il caso
23.12.2025 - 08:53
Una banda di specialisti dei furti è tornata a colpire stanotte per svaligiare l’ottica Tonazzi di viale Cesare Augusto, alle porte del centro di Latina. Il fumogeno del sistema anti intrusione e l’intervento immediato delle guardie giurate dell’istituto di vigilanza Securitas Metronotte non hanno impedito ai ladri di razziare una quantità importante di occhiali in una manciata di minuti, quasi esclusivamente modelli da sole di marche importanti. La scena trovata dai Carabinieri della Sezione Radiomobile intervenuti per le indagini e le ricerche dei fuggitivi lascia pensare che gli scassinatori in effetti non abbiano portato a termine il loro piano, ma sono riusciti comunque a portare via i pezzi più pregiati esposti nel negozio.
La tecnica utilizzata dai ladri è la stessa del furto di un anno fa ai danni del punto vendita di corso della Repubblica dello stesso negoziante. Stando ai primi riscontri i banditi erano almeno quattro, tutti incappucciati e con i guanti alle mani. Hanno prima tagliato le maglie della saracinesca con una cesoia, poi hanno utilizzato una lastra di cemento trovata nei paraggi per abbattere la vetrina. Una volta creato quel varco, gli scassinatori sono entrati per svuotare gli espositori: nonostante il fumogeno dell’antifurto che ha saturato il negozio in pochi secondi, sono riusciti a prendere molte paia di occhiali da sole, i più costosi. Probabilmente hanno mollato tutto all’arrivo della prima guardia giurata dell’istituto Securitas Metronotte, che ha impiegato tre minuti a raggiungere il negozio quando ha ricevuto l’allarme. In ogni caso erano preparati e organizzati per dividersi il lavoro e sfruttare i pochi minuti a loro disposizione.
Nel corso di un primo sopralluogo dei carabinieri, intervenuti subito dopo, sono stati trovati un sacco di plastica e un telo all’interno del negozio a ridosso della vetrina, abbandonato dai ladri per la fretta, segno che molto probabilmente avrebbero voluto prendere anche altri occhiali, ma non hanno fatto in tempo a ultimare l’azione criminale per scappare. All’interno dell’esercizio commerciale non sono state trovate impronte utili all’identificazione degli autori del colpo, ma in mattinata il negoziante fornirà agli investigatori dell’Arma i filmati della video sorveglianza, oltre a una stima della refurtiva.
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