Piazza Buozzi
10.06.2025 - 16:00
Qualcosa si è mosso e non è escluso che entro la fine dell’estate si conosca il nome del nuovo presidente del Tribunale di Latina. Nei giorni scorsi il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Latina con una nota del presidente del Gianni Lauretti, aveva scritto al Consiglio Superiore della Magistratura chiedendo interventi immediati per la carenza di magistrati e per la scopertura da oltre un anno della presidenza del Tribunale di Latina dopo che il giudice Caterina Chiaravalloti, è andata presso la Corte d’Appello di Reggio Calabria dove è presidente. «La situazione attuale del secondo Tribunale del Lazio per volume di affari ed avvocati iscritti - osserva il Presidente Gianni Lauretti- è preoccupante e rischia di minare nei prossimi mesi l’ordinario funzionamento dell’ufficio». Adesso invece qualcosa è cambiato. E potrebbe uscire il nome del prossimo Presidente: dall’attuale Presidente facente funzioni del Tribunale Antonio Masone, 56 anni in servizio a Latina dal 2018, alla collega Laura Matilde Campoli, 61 anni, attualmente presidente della sezione penale del Tribunale di Velletri, in passato magistrato nella sezione gip-gup del Tribunale. Infine un altro candidato è il giudice Francesco Mancini, 58 anni, originario di Itri, presidente della sezione penale del Tribunale di Frosinone.
Tra gli altri magistrati che avevano presentato la domanda anche Anna Frasca, 56 anni, magistrato della Procura di Napoli della Dda, Gianpiero Scoppa, 63 anni, Presidente della sezione procedure concorsuali del Tribunale di Napoli, Maria Antonia Garzia, 57 anni, in passato consigliere nella sezione lavoro in Corte d’Appello di Roma, Giulio Adilardi, 59 anni, attuale Presidente del Tribunale di Rovereto in provincia di Trento. Le candidature saranno esaminate dal Consiglio Superiore della Magistratura che poi si pronuncerà e non è escluso che anche entro la fine di giugno o al massimo entro luglio si possa conoscere il nome del nuovo presidente. Erano stati gli avvocati a chiedere un intervento per scongiurare la paralisi di uno dei più importanti uffici giudiziari del centro Italia. Nei prossimi giorni la parola al Csm.
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