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Luoghi nascosti dell'Agro Pontino

Abbazia di Valvisciolo: un gioiello cistercense tra fede, storia e misteri

Immersa nei Monti Lepini, l'Abbazia di Valvisciolo è uno scrigno di arte medievale, spiritualità e simboli templari. Un luogo senza tempo, da riscoprire

A pochi chilometri da Latina, incastonata tra le colline che guardano la pianura pontina, sorge l'Abbazia di Valvisciolo, uno dei complessi monastici più affascinanti del Lazio. Situata nel territorio di Sermoneta, è un luogo che incanta per il suo equilibrio architettonico, la spiritualità che emana e la leggenda che avvolge le sue pietre.

Fondata, secondo la tradizione, nel VIII secolo dai monaci greci di San Nilo, fu ricostruita nel XII secolo dai cistercensi, seguaci della regola di San Bernardo. Fu proprio quest’ultimo ordine a conferirle l’aspetto attuale, austero ma armonioso, tipico dell’architettura cistercense. Pietra viva, linee pulite, una chiesa a tre navate priva di decorazioni sfarzose, dove l’essenzialità diventa strumento di elevazione spirituale.

Tra Templari, misteri e simbologie

L’Abbazia è da sempre circondata da un’aura di mistero. All’interno, numerosi sono i simboli che richiamano il mondo templare: croci, motivi geometrici e iscrizioni che alimentano leggende sulla presenza dei Cavalieri del Tempio proprio in questo luogo sacro. Si dice che vi si celino segreti custoditi dai monaci, e che la sua posizione, come altre abbazie cistercensi, non sia casuale ma risponda a criteri astronomici e spirituali precisi.

Un particolare interessante è l’affresco dell’Ultima Cena, posto nel refettorio: una scena sobria, in linea con la spiritualità cistercense, ma densa di significati e dettagli simbolici ancora oggi studiati dagli storici dell’arte.

Un patrimonio da vivere

L’Abbazia di Valvisciolo non è solo testimonianza del passato, ma un centro di vita ancora oggi. È abitata da monaci cistercensi, che ne curano la bellezza e lo spirito. Il complesso comprende anche un chiostro, il refettorio, la sala capitolare e una foresteria. Durante l’anno ospita ritiri spirituali, concerti di musica sacra, conferenze e visite guidate.

Immersa nella natura, è tappa ideale per gli amanti del turismo lento, della storia e dell’arte. Passeggiare tra i suoi corridoi silenziosi, ammirare il panorama sulla pianura sottostante e sostare nella chiesa per un momento di raccoglimento, è un’esperienza che arricchisce l’anima.

Come arrivare

L’Abbazia si raggiunge facilmente in auto da Latina (circa 15 minuti), seguendo la direzione per Sermoneta. È aperta al pubblico tutto l’anno, con orari consultabili sul sito ufficiale dei cistercensi o dell’Abbazia stessa.

Un consiglio: prima o dopo la visita, non perdetevi una passeggiata nel borgo medievale di Sermoneta, uno dei più belli d’Italia, per concludere una giornata all’insegna della bellezza e della memoria storica.

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