Il punto
16.09.2024 - 22:00
«A Borgo Hermada vive oltre il 30% della popolazione di Terracina. Una realtà che, pur esprimendo una certa vitalità, sembra come se avesse un “freno a mano tirato” difficile da togliere. Le Amministrazioni comunali che si sono succedute non hanno promosso progetti destinati ad attrarre visitatori, alla riqualificazione, alla valorizzazione e rivitalizzazione della prima frazione terracinese». Arcangelo Palmacci, presidente provinciale e segretario locale di Azione, torna a parlare di una zona che ha sempre seguito da vicino con la massima attenzione e che vorrebbe più considerata a livello politico e amministrativo. «Di certo Borgo Hermada merita più rispetto - sottolinea -. In assenza di una progettualità, di specifici interventi e con lo svuotamento dei servizi la frazione rischia di perdere la propria identità, la riconoscibilità della propria struttura insediativa finendo per diventare, definitivamente, una “periferia” in declino e abbandono. Una controprova? Quante sono state, per esempio, le risorse del PNRR impegnate o investite a Borgo Hermada per le infrastrutture e la mobilità sostenibile? Nulla, assolutamente. Né è stata effettuata una pur minima manutenzione ordinaria e neanche un rifacimento della segnaletica che regoli il flusso dei veicoli».
Anche qui Palmacci pone sul tavolo una controprova: «E’ da tempo che si richiede, per esempio, di realizzare la segnaletica all’intersezione tra via Campo dei Bufali, direzione Terracina, e la Migliara 57 con diritto di precedenza laddove, peraltro, lo stop non è evidenziato né con segnaletica orizzontale che verticale. E’ urgente, ma cosa si aspetta ad intervenire? Che succeda qualcosa di irreparabile?».
Da non dimenticare, poi, i problemi legati alla sicurezza anche nel centro urbano, dove si assiste con sempre più frequenza a risse notturne e a spaccio di droga. «All’assenza di sicurezza si risponde, di fatto, privando Borgo Hermada di un presidio fisso di Polizia locale, di una Stazione dei carabinieri e di quella di Polizia che, peraltro, potrebbero coordinarsi per un più intenso pattugliamento notturno - osserva il referente di Azione -. Alla già forte carenza di servizi, si risponde con la chiusura della delegazione comunale dell’ufficio anagrafe, dello stato civile, di uno sportello tributario, né si dà alcuna risposta alla richiesta di servizi sanitari di base, di spazi per i giovani, di migliori trasporti. Costa così tanto dare un segnale positivo alle richieste dei residenti su segnaletica, infrastrutture viarie, servizi materiali e immateriali? Farlo vorrebbe dire non far sentire questi cittadini “figli minori” di Terracina».
La conclusione? Palmacci la dedica a un messaggio diretto alla politica, «perché operi, di buona lena, dando immediate risposte alle urgenze del borgo, al di là degli schieramenti politici. Si faccia in modo che Borgo Hermada diventi una risorsa e non un problema per Terracina».
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