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Calcio, Europei 2024

L'Italia di Spalletti rifila 5 gol alla Macedonia e vede la qualificazione

Partita dominata in lungo e in largo con un pizzico di apprensione per la rimonta dal 3-0 al 3-2. Nel finale gli Azzurri calano il pokerissimo

L'Italia di Spalletti rifila 5 gol alla Macedonia e vede la qualificazione

Roma – La notte dell'Olimpico, nel ricordo di quelle magiche di un europeo ancora cucito sul petto, restituisce credibilità all'Italia di Spalletti, ad una nazionale ancora viva e proiettata anima e cuore a difendere il titolo continentale in terra teutonica nel giugno del prossimo anno. Il 5-2 rifilato ieri sera alla Macedonia del Nord, mai doma (dal 3-0 in "ghiaccio" al 3-2 "bollente" di metà ripresa, ndr), bisogna dirlo, anche un po' per colpa nostra, un biglietto da visita da presente all'Ucraina lunedì prossimo. Insomma, quello che doveva essere fatto, è stato fatto. Con quel pizzico di follia che sembra insito nel dna della squadra azzurra.
Pratica che l'undici di Spalletti archiviava già al termine di un primo tempo spumeggiante, dove lì davanti, a fare la voce grossa, era un tridente bravo ad intendersi a meraviglia e con un Chiesa in serata di grazia. Comun denominatore, il pressing che soffocava sul nascere ogni possibile idea macedone. La doppietta del bianconero, a cavallo tra il 41' e il 48' minuto, una manna dal cielo per Luciano Spalletti, a maggior ragione dopo l'incubo dell'ennesimo rigore fallito da Jorginho un minuto prima del 2-0. E dire che era stata proprio la Macedonia con Elmas, pronti via, a far venire i brividi al popolo dell'Olimpico, lasciando ogni speranza sul muro eretto da Darmian. Poi, però, soltanto Italia, con lo stesso terzino dell'Inter, al 17', ad aprire le danze e a dare il via al monologo azzurro.
Tutto finito? Niente affatto. L'uno-due di Atanasov tra il 7' e il 29' di una ripresa, almeno inizialmente, passata a specchiarsi un po' troppo, restituiva la Macedonia del Nord alla partita, ma l'Italia, pur subendo il colpo, trovava modo e tempo per scrollarsi di dosso la paura di una clamorosa di rimonta e con Raspadori prima ed El Shaarawy dopo, riportava a galla la differenza di valori. Il 5-2 finale un invito a guardare alla sfida con l'Ucraina di lunedì con un'ottica diversa.

IL TABELLINO

Italia-Macedonia del Nord 5-2

Italia (4-3-3): Donnarumma; Darmian, Gatti, Acerbi, Dimarco; Barella, Jorginho (16'st Cristante), Bonaventura (16'st Frattesi); Berardi (31'st El Shaarawy), Raspadori (44'st Scamacca), Chiesa (16'st Zaniolo). A disp.: Provedel, Carnesecchi, Lazzari, Mancini, Buongiorno, Politano, Cambiaso. Ct: Spalletti.

Macedonia del Nord (3-4-3): Dimitrievski; Manev (1'st Ashkovski), Serafimov, Musliu; Dimoski, Elezi (18'st Alimi), Ademi (1'st Atanasov), Alioski; Elmas (27'st Churlinov), Bardhi, Miovski (1'st M. Ristovski). A disp.: Alekosovski, Shiskovski, Iljazovski, Mitrovski, Dav. Babunski, Daci, Todoroski. Ct: Milevski.
Arbitro: Felix Zwayer (Germania)
Assistenti: Stefan Lupp (Germania), Marco Achmüller (Germania)
Quarto uomo: Patrick Ittrich (Germania)
Var: Bastian Dankert (Germania)
Avar: Christian Dingert (Germania)
Reti: 17'pt Darmian, 41' e 48' Chiesa, 7' e 29' st Atanasov, 36'st Raspadori, 49' El Shaarawy.
Note: al 40'pt Jorginho si è fatto parare un rigore da Dimitrievski. Ammoniti: Zaniolo, Churlinov, Ashkovski, M. Ristovski, Milevski (in panchina), Serafimov, Acerbi. Angoli 7-2. Spettatori 56mila. Recupero: 3'pt, 6'st.

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