Cronaca
29.08.2025 - 13:21
Un nuovo caso di violenza domestica scuote Aprilia. Nella giornata del 27 agosto la Polizia di Stato di Aprilia ha eseguito una misura cautelare in carcere nei confronti di un uomo del 1981, accusato di gravi reati ai danni della moglie. L’ordinanza è stata disposta dal G.I.P. del Tribunale di Latina a seguito di una lunga e complessa attività d’indagine, che ha portato alla ricostruzione di un quadro fatto di anni di vessazioni, minacce e aggressioni.
Secondo quanto emerso, l’uomo avrebbe messo in atto per lungo tempo condotte violente sia fisiche che psicologiche, instaurando in casa un vero e proprio clima di paura. Le violenze non si sarebbero interrotte nemmeno dopo la fine della convivenza, decisa dalla donna proprio per sottrarsi a quella spirale di maltrattamenti.
Gli investigatori hanno documentato episodi inquietanti: appostamenti sotto l’abitazione dell’ex coniuge, pedinamenti, l’installazione di dispositivi GPS sull’auto della vittima per monitorarne gli spostamenti, minacce rivolte anche a persone vicine alla donna e perfino tentativi di falsificare la sua firma per ottenere tabulati telefonici.
Un episodio particolarmente grave si è verificato lo scorso 13 agosto, quando la vittima è stata aggredita presso la propria abitazione. L’intervento tempestivo delle forze dell’ordine ha permesso di mettere in salvo la donna, ma ha segnato un ulteriore punto di svolta nell’inchiesta.
Durante l’esecuzione della misura cautelare, la Polizia ha rinvenuto e sequestrato diversi oggetti ritenuti significativi per l’indagine:
un dispositivo GPS nascosto in una cassettiera;
un coltello serramanico occultato nel veicolo dell’indagato;
un bastone di legno lungo un metro;
ulteriori dispositivi tecnologici, tra cui un secondo GPS e un kit per il rilevamento di liquidi biologici.
Gli agenti hanno inoltre trovato monili in oro, la cui provenienza è in fase di accertamento, e presso un locale commerciale riconducibile all’uomo sono stati sequestrati kit per analisi biologiche.
Le prove raccolte – testimonianze, denunce, accertamenti tecnici e perizie sui dispositivi – hanno convinto la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Latina a richiedere la misura restrittiva. Il G.I.P. ha accolto la richiesta, disponendo la custodia cautelare in carcere. L’uomo, al termine delle operazioni, è stato trasferito in cella in attesa del processo. La Polizia di Stato di Aprilia ha ribadito l’importanza di denunciare tempestivamente qualsiasi forma di violenza domestica o stalking. «Il nostro impegno – sottolineano dal Commissariato – è costante nella tutela delle vittime e nel contrasto ai reati di maltrattamenti. Invitiamo chiunque viva situazioni simili a rivolgersi senza timore alle forze dell’ordine».
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