È tutto un gran parlare, in queste ore, dell'obbligo di quarantena imposto dalla Grecia ai turisti italiani. Invettive, sdegno, patriottismo in salsa balneare. Una gran cagnara che sa tanto di nostalgia per voli low cost, file all'aeroporto, aperitivi di pesce a buon prezzo e resse per una visita al Partenone. Ecco, a mille miglia di distanza, a prova di distanziamento sociale e geografico, sta invece il turista di prossimità, quello che in questa estate che prova a districarsi con le regole di prevenzione per la pandemia, decide di spostarsi, ma non troppo. Uscire, sì, ma per restare a due passi da casa. Magari imboccando un sentiero di collina per immergersi in un patrimonio naturalistico poco conosciuto.

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È il turista perfetto, il turista degli Ausoni, quello delle passeggiate all'aria aperta, quello che, tornato a casa dalla vacanza, sarà il depositario dei segreti dei borghi pontini. Ne è convinto il direttore dell'ente Parco Monti Ausoni e Lago di Fondi Lucio De Filippis, geologo di professione, insediato da pochi mesi e travolto subito dalla missione di organizzare un vasto territorio per un'offerta che vada incontro alle esigenze del dopo lockdown. «È un lavoro in corsa» ci dice al telefono «stiamo lavorando per restituire le aree alla fruibilità, in questa lunga fase di chiusura l'ente non si è fermato sulla progettualità e sulle pratiche autorizzative, ma tutte le attività di manutenzione si erano fermate. Da tre settimane abbiamo ripreso e stiamo rendendo di nuovo vivibili la sentieristica e le aree attrezzate». Cosa offre questa area protetta? «Gli appassionati sanno che c'è una fitta rete sentieristica disponibile, con possibilità di fare trekking. Poi abbiamo delle importanti zone umide, come il Lago di Canterno, la Riserva di San Giovanni Incarico e il Lago di Fondi. Qui, è possibile sfruttare pontili e attracchi pubblici per fare canoa o escursioni con imbarcazioni, ma anche pic-nic sul lago».

Per ora non esistono strutture del Parco per pernottare, ma d'altra parte questa, come la parte legata alla gastronomia, è l'occasione per conoscere le città e i borghi. Monte San Biagio, Lenola, Fondi, la stessa Terracina conosciuta per il mare ma che rientra negli Ausoni sia nella parte collinare che confina con i Lepini che in quella dell'acropoli di San Francesco e del Tempio di Giove Anxur. «Dedicheremo maggiori energie al marchio del Parco» aggiunge il Direttore, «una sorta di bollino di qualità per quanto riguarda l'offerta turistica. Ci vorrà del tempo, ma lo faremo».

Più vicina è invece l'idea di coinvolgere Centri sportivi per creare delle succursali nei laghi del Parco. «Siamo già in contatto, si tratta di un circolo famoso della Capitale che utilizza il Tevere ma che potrebbe incentivare questo sport anche nei nostri laghi». Un po' più cauto, De Filippis, resta sugli eventi culturali. «Nel corso dell'estate ne promuoviamo tanti» ricorda, «ma con il divieto di assembramento, non sappiamo coas si potrà fare e cosa no». Ci si dovrà accontentare dello spettacolo della natura.