«A quattro settimane dall'avvio del nuovo anno scolastico è ancora tutto in alto mare per una ripresa delle lezioni all'insegna della continuità educativa e della sicurezza». La coordinatrice della Gilda Insegnanti di Latina, Patrizia Giovannini, guarda al ritorno dietro i banchi con grande preoccupazione, soprattutto dopo l'ultimo incontro con il Ministero dell'Istruzione, tenuto il 30 luglio scorso, durante il quale è stata presentata la nuova procedura informatizzata per le nomine in ruolo e il conferimento degli incarichi a tempo determinato (annuali e al 30 giugno).

«La stabilizzazione dei posti attraverso le immissioni in ruolo, che si sarebbe dovuta concludere il 31 luglio - spiega la professoressa Giovannini - è tuttora in corso. Mancano ancora alcune graduatorie del concorso straordinario, svolto nel 2020, e la A028 (Matematica e Scienze nella secondaria di I grado) del concorso STEM. Non sono ancora stati pubblicati i posti disponibili in organico di diritto aggiornati, né è noto l'elenco delle utilizzazioni e assegnazioni provvisorie del personale già di ruolo. Devono essere poi avviate le procedure di assunzione per alcune GPS (graduatorie provinciali), ma anche in questo caso non si conoscono ancora gli esiti delle precedenti operazioni né la disponibilità dei posti nelle province. E' mancata inoltre l'informativa propedeutica all'avvio delle operazioni per consentire ai docenti una scelta oculata, d'altro canto ancora non si parla del personale amministrativo, tecnico e ausiliario delle scuole, né per il ruolo né per le supplenze».

Nonostante la situazione, a poco più di un mese dal rientro in classe, sia così caotica, poco trasparente e incerta dal punto di vista della sicurezza, si vuole usare la piattaforma ministeriale anche per le assunzioni a tempo determinato dalle graduatorie ad esaurimento e dalle GPS: «Negli incontri del 30 luglio con il Ministero e l'Ufficio scolastico regionale - continua Giovannini - sono state rese note le date per le nomine delle supplenze: gli insegnanti dovrebbero inserire la domanda per partecipare alle irrituali convocazioni a distanza dal 2 al 12 agosto, su una piattaforma di istanze online che è la stessa usata per le operazioni di immissioni in ruolo e che per questo è già ampiamente intasata. Il paradosso è che i docenti dovrebbero fare domanda alla cieca, senza conoscere i posti in organico di fatto né le regole e i criteri con cui il sistema opererebbe nelle fasi di attribuzione degli incarichi. Ad aggravare ulteriormente la situazione è la perdita del diritto alla supplenza per chi non parteciperà alla procedura entro il 12 agosto».

«Così, ai proclami di questi ultimi giorni circa la ripresa delle attività didattiche in presenza si contrappone un iter online per la copertura delle cattedre farraginoso, poco trasparente e lesivo dei diritti dei lavoratori al punto da far rischiare loro di perdere l'occasione dell'agognata immissione in ruolo o addirittura di non ottenere nemmeno un incarico annuale. Altra nota dolente legata a questo nuovo sistema è l'esautorazione degli uffici territoriali che si sono sempre occupati di gestire tali operazioni. Ma il rischio maggiore - sottolinea la segretaria della Gilda - è quello di iniziare il nuovo anno a settembre senza tutti i docenti in cattedra».

Dal Ministero e dall'USR sono arrivate tante comunicazioni rispetto a questa novità, ma ancora non è stato pubblicato alcun decreto. «In accordo con le altre rappresentanze sindacali del settore - conclude Giovannini - abbiamo chiesto al Ministero un incontro unitario al fine di risolvere tutte le storture e le imperfezioni che la procedura presenta. Si spera che questa volta si prenda coscienza delle difficoltà che intercorrono con queste affrettate e poco ponderate operazioni e si metta mano a un piano di assunzioni coerente e trasparente».