Una proposta di legge per limitare le emissioni odorigene arenata in qualche meandro della Regione, un osservatorio comunale sui rifiuti accantonato nel 2018 senza una spiegazione e una commissione d'inchiesta istituita per far chiarezza sull'incendio Loas mai partita: è diventato ormai piuttosto lungo l'elenco delle retromarce della maggioranza in tema di rifiuti. In questi ultimi 10 anni la linea dell'amministrazione guidata da Antonio Terra è apparsa più volte contraddittoria, così mentre oggi il sindaco afferma di: "avere le mani legate" rispetto ai miasmi provenienti dagli impianti, appare utile ripercorrere la lista delle azioni accantonate (o mai attuate) dalla coalizione civica.
Dell'idea di una proposta di legge per normare a livello regionale le emissioni odorigene ne hanno parlato alcuni giorni fa Andrea Ragusa, Rosalba Rizzuto e Carmen Porcelli, ricordando come dopo la mozione votata in Consiglio comunale nel 2014 (illustrata dall'allora assessore all'Ambiente Alessandra Lombardi) di quel percorso politico per ottenere una legge non si sia saputo più nulla. Certo, va detto che sul tema la competenza è della Regione (esiste una proposta di legge presentata da Fratelli d'Italia che è ferma in commissione) e che dunque il Comune non ha responsabilità dirette, di certo però l'amministrazione comunale in questi otto anni avrebbe potuto esercitare molta più pressione, avrebbe potuto sollecitare pubblicamente la Regione e cercare alleati nei vari Comuni del Lazio (Aprilia non è certo l'unico territorio con questi problemi) per raggiungere l'obiettivo.
Di sicuro è invece una diretta competenza del Comune di Aprilia l'osservatorio cittadino verso i rifiuti zero, un organismo istituito con delibera di Consiglio nel 2013 ma praticamente scomparso dai radar da cinque anni, all'apparenza senza un valido motivo, né una spiegazione. Nel 2019 il presidente dell'osservatorio, l'ex consigliera comunale Ornella Pistolesi, ne richiedeva la riattivazione ma al suo appello dal Comune nessuno ha risposto (almeno pubblicamente): un atteggiamento inspiegabile, se si considera che l'ex consigliera Pistolesi rappresenta a tutt'oggi un pezzo della maggioranza civica (è componente della Rete dei Cittadini e il figlio è l'attuale assessore all'Istruzione Gianluca Fanucci).
Un'altra retromarcia riguarda poi la commissione consiliare speciale d'inchiesta per l'incendio nel sito della Loas dell'agosto 2020, un organismo istituito con voto del Consiglio comunale nel dicembre 2020 su proposta dell'opposizione. Qui - a onor del vero - va specificato che l'amministrazione civica era piuttosto restia ad accogliere l'idea per il timore che la cittadinanza potesse confondere i compiti e i limiti dello stesso organismo; alla fine l'atto è stato approvato senza però mai prevederne l'effettiva costituzione. Tuttavia chi all'epoca proponeva la commissione speciale (Aprilia in Azione) si trova oggi in maggioranza, da dove dunque potrebbe con più forza ottenerne l'istituzione.
A questa lista si potrebbe poi aggiungere l'iter per estendere il vincolo di tutela della Campagna Romana ai borghi a nord di Aprilia, un percorso avviato due anni fa dagli assessori all'Urbanistica e all'Ambiente di Piazza Civica (Omar Ruberti e Monica Laurenzi) del quale da diversi mesi non si parla più. Ma su questo punto per la maggioranza c'è ancora un po' di tempo per recuperare, la speranza è che non diventi la solita promessa mancata.