La commissione Ambiente e Urbanistica si mostra favorevole alla trasformazione degli impianti biogas in biometano di Aprilia ma "detta le condizioni" per la riconversione. Nell'ultima seduta sono state infatti analizzate le due proposte arrivate per i siti di via dell'Industria (Bioenergie Italia srl) e via Pantanelle (società E R Agricola): progetti simili che prevedono la trasformazione delle strutture già esistenti in produzione di biometano. Una riconversione che probabilmente potrà essere d'aiuto per affrontare la crisi energetica che sta investendo l'Italia e l'Europa. «Si tratta di istanze distinte che prevedono entrambe la trasformazione in un impianto per la produzione di biometano per autotrazione. Attualmente - spiega l'ingegner Gabriele Rezzini dell'ufficio Ambiente del Comune - in ingresso sono previste biomasse per un quantitativo di 22 mila tonnellate l'anno, principalmente sottoprodotti come pollina, acque di vegetazione, sanza, scarti di biscotti, di caffè, dei panifici che vengono trasformati in biogas. Se verrà autorizzato ci sarà un raddoppio della biomassa in ingresso. La componente del biometano in generale può avere due possibili uscite: l'immissione in rete o essere immagazzinata, la società al momento prevede lo stoccaggio sul posto tramite la compressione e l'imbombolamento per poi trasportarlo con i camion».
Proprio lo stoccaggio nel sito è uno dei punti che convince meno la maggioranza civica, che tuttavia tra i "pro" include la trasformazione in una struttura con energia più pulita. Perciò sembra orientata a dare parere positivo nella conferenza dei servizi convocata dalla Provincia, ma solo a determinate condizioni. «Siamo dentro una crisi energetica - afferma la consigliera Alessandra Lombardi della Rete dei Cittadini - per la quale il metano autoprodotto sarebbe auspicabile, anzi avrebbero dovuto ragionarci già prima, in passato avevamo detto che il biogas è biologico a metà perché il gas non è pulito. Come premessa generale il fatto che venga trasformato in biometano è positivo, ma se poi viene trasportato con i camion che vanno a gasolio è impattante. Inoltre lo stoccaggio dei bomboloni nel sito ci preoccupa per un discorso di sicurezza. Direi che nei pareri dobbiamo tracciare questa strada: essere favorevoli alle conversioni, che rappresentamento un miglioramento, però con la condizione ferrea che non ci sia lo stoccaggio sul posto ma l'immissione in rete per il riscaldamento e altro, perché ormai la rete del metano arriva ovunque».
Mentre il consigliere Vittorio Marchitti (Forum per Aprilia) ha sottolineato la necessità di controlli e prescrizioni per evitare i miasmi, un problema molto sentito dai cittadini. «L'aspetto dei controlli - spiega - è fondamentale, il Comune riceve segnalazioni dalla zona industriale dove in passato questo, ma anche altri impianti, hanno creato problemi. Quando ero assessore facemmo un sopralluogo e trovai una situazione invivibile. Ma siamo in un momento storico difficile sotto il profilo dell'approvvigionamento energetico, dunque se diciamo "no" in un senso dobbiamo capire dove reperire e recuperare le risorse. Crediamo che, visti i problemi del passato, questo tipo di processo debba essere migliorativo per l'impianto. Altrimenti le ricadute per il territorio, che già ci sono state, sarebbero preoccupanti».
Energia e ambiente
Riconversione da biogas a biometano, Aprilia dice sì ma detta le condizioni
Aprilia - Crisi energetica, gli impianti a Pantanelle e in via delle Industria chiedono la trasformazione. La commissione: «Ok vincolato a prescrizioni, no a stoccaggio nel sito»