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Esercitazione con le bombe a mano, il Parco scrive al Ministero

Le esercitazioni militari previste nei prossimi giorni nella zona a tutela dei Pantani d'Inferno a stagione balneare inoltrata

Esercitazione con le bombe a mano, il Parco scrive al Ministero

Esercitazioni militari nell'area dei Pantani d'Inferno con le bombe a mano. Possibile? Sembra proprio di sì e per questo motivo il Parco Nazionale del Circeo ha scritto al Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica, alla direzione Ambiente della Regione Lazio, al Comune di Sabaudia al Raggruppamento Carabinieri Parchi - reparto Pnc ed al Comando 235° Reggimento Addestramento Volontari "Piceno". Nella lettera a firma del presidente Giuseppe Marzano e del direttore f.f. Ester Del Bove si esprime sostanzialmente contrarietà rispetto le esercitazioni militari a fuoco mediante tiro con bomba a mano previste nei giorni 7,8,12,13,15 e 16 giugno dalle 8 alle 16 nell'area del "poligono" ai Pantani d'Inferno che ovviamente sarà interdetta, lungomare compreso, a stagione balneare inoltrata.

L'ordinanza del 235° Reggimento Addestramento Volontari "Piceno" è stata pubblicata come da prassi, sull'albo pretorio del Comune ed è in questo modo che l'Ente Parco ne sarebbe venuto a conoscenza, quindi senza comunicazioni di altra natura. Non si entra ovviamente nel merito dell'ordinanza e dell'iter autorizzativo per le esercitazioni, cosa che nessuno ha messo in dubbio. La situazione appare tuttavia paradossale se si pensa all'importanza ed alla fragilità di quegli ambienti. Cosa viene indicato nella lettera? Tanto per cominciare quello che prevede la normativa sia a livello nazionale che europeo per tutelare aree come i Pantani d'Inferno. Si tratta di una zona che ricade all'interno del Parco Nazionale del Circeo, nonchè delle zone umide di interesse internazionale in base a quanto previsto dalla Convenzione Ramsar in primis per ciò che concerne l'habitat degli uccelli acquatici.

I Pantani d'Inferno si trovano inoltre all'interno della zona di protezione speciale "Parco Nazionale del Circeo", della zona speciale di conservazione "Laghi Fogliano, Monaci, Caprolace, Pantani d'Inferno". Come può essere conciliabile una attività di esercitazione con bomba a mano rispetto al quadro appena descritto? Nella lettera del Parco viene inoltre evidenziato come le esercitazioni siano state programmate in un momento fondamentale per la riproduzione dell'avifauna e come la zona sia al momento riparo per diverse specie di mammiferi. La continuità con il cordone dunale è poi un altro aspetto da considerare soprattutto pensando ai danni ben noti dovuti al fenomeno erosivo ed alle ondate di maltempo che hanno portato al cedimento di alcuni punti della duna.

Tutto questo è contenuto nella nota dell'Ente Parco in cui non manca un riferimento anche alle attività commerciali presenti sul lungomare e a come sarebbero penalizzate in quei giorni. L'Ente Parco ha quindi sollecitato il Ministero dell'Ambiente e la Regione ad intervenire per quanto di competenza affinchè venga rispettata la normativa per evitare che l'habitat subisca deterioramento e venga scongiurato il rischio di procedure di infrazione da parte degli organi preposti dell'Unione Europea considerando appunto l'interesse comunitario del sito. Inoltre, al momento non ci sarebbero informazioni, almeno presso gli uffici del Parco, rispetto eventuali attività di bonifica dopo l'esercitazione.

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