Racconti
07.07.2024 - 16:30
Un esame di maturità fuori dal comune con quel bagliore di profondità e di complessità che sanno regalare gli studenti quando ci si ferma ad ascoltarli e a capirli. E’ quello che Arianna Siniscalchi, studentessa della 5H del liceo scientifico E. Majorana di Latina ha riservato alla commissione nel giorno più sfidante e difficile, quello del primo vero esame che proietta verso la vita adulta. Una storia da raccontare perché è l'emblema di molte altre storie simili di cui la scuola è ricca, alle prese ogni giorno con relazioni piene di senso. A farlo è la professoressa Palma De Angelis, presidente di una delle commissioni che ha esaminato nei giorni scorsi i maturandi del liceo scientifico di via Sezze. In un post, e poi a Latina Editoriale Oggi, ha voluto raccontare questa storia delicata, di passione e sensibilità, di amore per l'arte e per la lettura, scoperta grazie all'esame del tutto particolare di Arianna, che ha scritto un componimento per i docenti e lo ha letto alla commissione prima di iniziare il suo esame. «Meravigliosamente persi nell'oblio – si legge in questi versi - parliamo a rose in fiore frastornate dal vento, tessiamo insegnamenti di vita, sperando come il piccolo principe che arrivino a qualcuno. Piccole onde di un oceano infinito, sempre sul bordo di una moneta del testa o croce; è la vita, e ci guardiamo allo specchio per capire cosa facciamo e cosa siamo diventati: chi siamo per aiutare a scrivere la storia di altri?» Un componimento dedicato «a tutti gli insegnanti che amano il loro mestiere, che hanno una passione da trasmettere, una vita da condividere, non serve essere perfetti perché si è educatori, serve il coraggio di mettersi in gioco, di condividere il proprio sapere sulla vita...». «Arianna, non è una ragazza che ti capita spesso di incontrare, ma io, di persone come lei, ne vorrei incontrare molte di più – spiega la professoressa De Angelis - il suo colloquio agli esami di Stato, è cominciato con la lettura di questo componimento, scritto da lei e dedicato ai suoi professori. Ma per un motivo che non so spiegare, sembrava quasi l'avesse dedicato a tutta la commissione, come se la conoscessimo da sempre. Arianna, non è una ragazza come tante, lei è veramente speciale poiché con il suo parlare da acerba ma curiosa intellettuale ha coinvolto tutti al suo esame orale. Con la sua voglia di sapere, attraverso la quale frugava qua e là sui diversi libri di lettura e che, ad un certo punto, ha tirato fuori dal suo zaino poggiandoli sul banco, come fossero dei piatti di prelibatezze culinarie. A me ha fatto venire voglia di leggerli tutti». Una studentessa che sta inseguendo già il suo sogno, perché con il nome d'arte, Aria, si dedica alla musica da tempo partecipando anche ad alcune competizioni canore. La sua fortuna, come quella di tutta la classe, è stata anche quella di avere docenti preparati e che sanno valorizzare il percorso dei ragazzi, come la professoressa di italiano Maria Teresa Ciammaruconi e gli altri del consiglio di classe e come la professoressa De Angelis, che ha interpretato il suo ruolo di presidente di commissione non solo in chiave di verifica delle conoscenze, ma anche di valorizzazione dei percorsi e delle attitudini. Sapendo guardare oltre.
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