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Il ragno violino, mimetico e silenzioso: i rischi del suo morso

Di rado s’incontra con gli umani. Quando avviene però è bene prestare attenzione

Il ragno violino, mimetico e silenzioso: i rischi del suo morso

Il Ragno Violino, il Loxosceles reclusa, è una specie affascinante che cattura l’attenzione di entomologi e aracnologi di tutto il mondo. Lungo appena 6-20 millimetri, deve il suo nome comune alla caratteristica macchia a forma di violino sul cefalotorace, che lo distingue da altre specie di ragni.

Originario del Nord America, si è diffuso in varie parti del mondo, adattandosi a diversi habitat. Predilige ambienti caldi e asciutti e la sua capacità di sopravvivere in condizioni di scarsa umidità lo rende particolarmente adatto alla vita in aree urbane, dove spesso si nasconde in scatole, armadi o sotto i mobili. Una delle caratteristiche più interessanti di questo aracnide è la sua straordinaria abilità nel mimetismo. Il suo corpo è di colore marrone chiaro o beige e si confonde perfettamente con l’ambiente circostante, rendendolo quasi invisibile ai predatori e alle prede. Questa capacità, unita alla sua natura schiva e notturna, fa sì che molti esemplari passino inosservati, contribuendo alla loro sopravvivenza in diversi ecosistemi.

Il ragno violino possiede sei occhi disposti in tre coppie, a differenza della maggior parte dei ragni che ne hanno otto: questa peculiarità anatomica, insieme alla caratteristica macchia sul cefalotorace, è uno dei tratti distintivi della specie. Ha zampe lunghe e sottili, che gli permettono di muoversi con agilità e silenziosità e contrariamente a molte altre specie di ragni, il ragno violino non costruisce ragnatele elaborate per catturare le prede. Utilizza la sua seta per creare piccoli rifugi dove si nasconde durante il giorno e di notte esce alla ricerca di cibo, predando principalmente altri insetti e aracnidi di piccole dimensioni. Il ciclo di vita del è particolarmente interessante.

Le femmine depongono fino a 50 uova per volta, avvolte in un bozzolo di seta. I piccoli ragni, una volta nati, attraversano diverse mute prima di raggiungere l’età adulta, un processo che può durare diversi mesi. La longevità di questi aracnidi può variare da uno a due anni, a seconda delle condizioni ambientali. Un affascinante esempio di adattamento evolutivo nel regno degli aracnidi.

Il morso e quel che c'è da sapere sui rischi

In estate capita di sentire qualche notizia di una morte dovuta ad un morso di ragno violino. Pur essendo un aracnide schivo, se minacciato reagisce istantaneamente iniettando un forte veleno ospitato nei denti di questo artropode. Il morso è indolore, spesso asintomatico e i primi sintomi compaiono dopo qualche ora, per tale ragione, non sempre viene percepito nell’immediato, a meno che non si veda chiaramente l’aracnide ed è bene non sottovalutare i suoi effetti.

La zona morsa diventa via via rossa e prude moltissimo e piccole ulcere cutanee possono spuntare. Insieme al veleno, il ragno violino può iniettare dei batteri anaerobi capaci di liquefare i tessuti mandandoli in necrosi. Anche se il morso di ragno violino non viene in alcun modo percepito, il dolore è un sintomo che compare sempre, generalmente dopo 30-60 minuti dall’attacco. Lo stimolo doloroso può manifestarsi localmente, nel punto in cui il ragno ha dato il morso, così come può estendersi all’intero arto (in caso di morsi su mani, piedi, braccia e gambe) o alle aree circostanti. Anche se i sintomi non sono particolarmente gravi, è bene precisare che il morso di ragno violino può dare origine ad una lesione cutanea che fatica a risolversi e che impiega molto tempo a guarire. Nei casi più gravi - fortunatamente non molto diffusi - invece, si possono manifestare sintomi ben più severi non solo nel sito in cui il ragno ha morso l’individuo, ma anche a livello sistemico. In questo caso, si parla più propriamente di loxoscelismo, una sindrome che si manifesta a livello cutaneo e sistemico indotta proprio dal veleno del ragno. I primi sintomi del loxoscelismo possono comparire già dopo 10-20 minuti dal morso che provoca effetti gravi soprattutto in soggetti già debilitati per altri motvi e nei soggetti particolarmente sensibili al veleno iniettato con il morso.

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