Il caso
24.08.2024 - 20:32
Supplenze, immissione in ruolo, mobilità annuale, graduatorie provinciali. Con tutte le procedure che ruotano attorno al mondo della scuola ancora in piedi in questi giorni si preannuncia un altro inizio anno scolastico complicato e con il solito caos organizzato delle cattedre. Ne parliamo con la coordinatrice provinciale del sindacato Gilda Unams Patrizia Giovannini per capire che scenario si prospetta. «Quello con cui abbiamo a che fare è un caos maggiore degli altri anni – spiega - troppe operazioni, il doppio degli altri anni, si stanno incastrando in questi ultimi giorni di agosto. Basti pensare agli incarichi di ruolo che vanno assegnati per diversa tipologia di concorso e al fatto che gli uffici devono riformulare i calcoli rispetto ai residui per lo scorrimento del 2020 o basti pensare alla mini call veloce da GPS sostegno prima fascia per l’anno scolastico 2024/25 con le domande che si potevano presentare da ieri. Stiamo attendendo che il Ministero faccia uscire come gli anni scorsi i numeri dei posti disponibili con le sedi per far sì che le persone che vogliano concorrere con gps in altre province lo possano fare. A questo si aggiungono criticità e reclami come sul caso dei titoli Clil con molti docenti inseriti nelle graduatorie provinciali che si sono visti decurtati i punti». L'Ufficio scolastico provinciale come altrove ha infatti decurtato il punteggio dei candidati inseriti nelle GPS che abbiano dichiarato certificazioni CLIL rilasciate da enti diversi dalle Università perché la nota del MUR dell'11 giugno scorso ha specificato che i corsi per l’ottenimento delle certificazioni CLIL eventualmente erogati dalle Scuole superiori di mediazione linguistica non hanno valore legale. «Gli uffici hanno dovuto rivedere tutto e cancellare alcuni titoli, da qui i reclami in autotutela». Per restare nelle Gps l'altro problema è quello degli errori nei punteggi di chi non si è trovato anni di servizio valutati. I rimaneggiamenti fatti dalle scuole e recepiti dal sistema hanno prodotto altre criticità. «Bisognerebbe sistemare errori e posti e recepire i reclami in pochissimi giorni perché l'orientamento è quello di far girare l'algoritmo per l'assegnazione delle supplenze al 30 giugno e al 31 agosto prima della fine di agosto, ma in questo modo, e noi come sindacato lo diciamo da sempre, amministrazioni e scuole non hanno il tempo di mettere a posto il quadro delle disponibilità. Ancora devono uscire le assegnazioni provvisorie, previste per la prossima settimana, speriamo già da martedì di avere un quadro più chiaro». Il timore è concreto dal momento che quello che è accaduto a Roma, che ha pubblicato facendo una validazione massiva senza verificare i dati con il personale, ha ripercussioni a catena su altre province. «Per questa ragione era stato chiesto prima della pubblicazione dei ruoli e delle supplenze di avere un quadro sui numeri per capire la disponibilità delle riserve e chiarire quale fosse il contingente da coprire». Altro problema che suscita critiche al mondo della scuola è quello dei titoli esteri di specializzazione sul sostegno inseriti a pettine nelle graduatorie. Per Gilda il problema sonoi due ministeri, Mim e Mur, che non colloquiano tra loro. I titoli dovevano essere controllati da un ente speciale ma questa direttiva collide con quella frutto di una sentenza del consiglio di Stato che stabilisce che ogni titolo di studio vada validato dall'Università. I ricorsi sono tanti e anche il malcontento di chi ha acquisito il titolo in Italia, generando una guerra tra poveri, senza contare le polemiche legate ai percorsi Indire per chi si è abilitato all'estero o accumulato gli anni di servizio sul sostegno. Il sostegno è un tema quantomai caldo perchè l'accesso al ruolo per la scuola secondaria, ad esempio, sta diventando una missione impossibile e proprio la Gilda ha chiesto di recente un percorso simile a quella di scienza della formazione primaria pure per la secondaria.
Per Gilda il problema più grande in sintesi è la ristrettezza dei tempi con cui si sta operando e il numero ristretto del personale addetto alla lavorazione delle pratiche. «Si vorrebbe ridurre tutto a una lavorazione meramente informatica, ma necessariamente ci vogliono risorse umane addette alla lavorazione in un sistema complesso che richiede una valutazione attenta pregressa e postuma. «Lo scenario sarà una correzione continua fin dal primo giorno delle pubblicazioni definitive delle graduatorie - conclude Giovannini - e delle assegnazioni e anche dai primi giorni di lezione visti i tempi stretti che ci separano dall’inizio delle scuole. Sarà anche necessario, probabilmente, rifare le operazioni più volte, togliendo la stabilità emotiva ai docenti sospesi nel timore che tutto sia rivisto, e la tranquillità ai nostri studenti».
Edizione digitale
I più recenti
Ultime dalla sezione