Il fatto
13.07.2025 - 17:30
Un quarto di secolo di battaglie contro l’usura: la Fondazione Wanda Vecchi Onlus di Latina festeggia 25 anni di attività, celebrando un impegno costante e concreto a sostegno di persone, famiglie e microimprese schiacciate dai debiti o finite nel drammatico circuito dell’usura. Nata nel 2000, l’associazione ha segnato un punto di riferimento per tutto il territorio provinciale e, dal 2006, anche per il Lazio, offrendo gratuitamente supporto legale, finanziario e umano a chi si trova in stato di sovraindebitamento.
Una cena evento per celebrare il traguardo ha riunito istituzioni, volontari, rappresentanti del mondo bancario e del terzo settore. A fare gli onori di casa, il presidente Fabio Cirilli, figura storica dell’associazione insieme all’avvocato Gennaro Pagano. «Abbiamo cominciato questo percorso venticinque anni fa – ha detto Fabio Cirilli – e mai avremmo immaginato di assistere così tante persone. In questi anni abbiamo pagato oltre 60 milioni di debiti, aiutando circa novemila famiglie, grazie al lavoro instancabile e gratuito di professionisti e volontari». Una cifra che testimonia il peso e l’efficacia dell’azione della Fondazione.
Ma non è solo una questione economica. La Fondazione Wanda Vecchi è stata in prima linea anche nella lotta all’usura in senso stretto, contribuendo con denunce e testimonianze all’apertura di inchieste e all’arresto di strozzini, soprattutto nei territori di Fondi e Sabaudia. «Ci siamo costituiti parte civile in numerosi processi – spiega ancora Cirilli – ma soprattutto abbiamo accompagnato le vittime a ritrovare il coraggio di denunciare, aiutandole a uscire dal silenzio e dalla paura».
Nel tempo, l’operato dell’associazione si è esteso anche al sostegno di persone con fragilità psichiche e alle vittime di ludopatia. Dal 2016 è attiva la struttura “La Casa della Vita – Gianfranco Alessandrini”, realizzata su un terreno confiscato alla camorra a Piano Rosso, nel Comune di Cisterna di Latina. Il progetto è frutto di una convenzione ventennale con il Comune e oggi è un punto di riferimento per il recupero e la riabilitazione sociale. Il coordinatore del progetto Fabrizio Cirilli ha raccontato l’evoluzione del centro, che propone laboratori esperienziali di agricoltura sociale, artigianato e ristorazione: «Attraverso questi percorsi, ragazzi con disagio psichico possono sviluppare competenze, recuperare autostima e reinserirsi nella società. Da qualche anno partecipano anche soggetti ludopatici, che trovano in questo spazio un’occasione di riabilitazione lavorando al fianco di chi è più fragile».
Un modello di welfare dal basso, che unisce la lotta alla criminalità al sostegno concreto ai più deboli, diventando un esempio di legalità e inclusione. Oggi la Fondazione Wanda Vecchi è iscritta all’albo nazionale del Ministero del Tesoro ed è riconosciuta dalla Prefettura di Latina. La sua storia è la prova che un aiuto tempestivo, un accompagnamento competente e una rete di solidarietà possono cambiare davvero la vita di chi rischia di essere schiacciato dai debiti o di finire ai margini della società.
«Il nostro traguardo – ha concluso il presidente Cirilli – è solo un punto di partenza. Continueremo a lottare per garantire a tutti il diritto di uscire dal buio e di ricominciare».
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