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Il caso

Scuole tra incuria e disagi, la protesta dei genitori a Le Ferriere e Borgo Montello

«I nostri figli meritano rispetto»: strutture insicure, spazi verdi inesistenti e servizi di base in ritardo. L’appello al Comune: «Dalle parole ai fatti»

Scuole tra incuria e disagi, la protesta dei genitori a Le Ferriere e Borgo Montello

Sporcizia, sterpaglie, intonaci cedevoli, giardini abbandonati e nessun gioco a disposizione dei bambini. È questo lo scenario che i genitori degli alunni delle scuole di Le Ferriere e Borgo Montello denunciano con forza all’amministrazione comunale di Latina. Una situazione definita «indecorosa e insicura», che accompagna l’inizio del nuovo anno scolastico e che, secondo le famiglie, si ripete da troppo tempo.

Alla materna di Le Ferriere – ultimo presidio scolastico pubblico del borgo – i piccoli non hanno più alcuna giostra. L’unica rimasta, dopo oltre vent’anni, è stata rimossa per ragioni di sicurezza, senza che sia stata sostituita. Nonostante la cura esemplare degli spazi verdi da parte delle suore Passioniste, gli arredi esterni risultano usurati. «È un problema noto da almeno due anni – sottolineano i genitori – ma nulla è stato fatto».

Ancora più critica la situazione alla scuola materna di Borgo Montello, dove il giardino versa «in condizioni pietose» e la sala mensa è stata chiusa a causa del rischio di crollo dell’intonaco. I bambini sono così costretti a consumare i pasti nelle aule. «Ci risulta – scrivono le famiglie – che il Comune abbia intercettato fondi europei, ma non abbiamo visto alcun intervento. Temiamo che sia il preludio alla chiusura dell’asilo».

Non va meglio alla scuola elementare di Borgo Montello, dove lo spazio verde appare come «un fazzoletto di terra brullo e sciatto», senza giochi e con radici e ceppi abbandonati. A peggiorare il quadro, l’area di ingresso occupata da vegetazione incolta e cartelli stradali dismessi.

A preoccupare i genitori è anche il ritardo nell’attivazione dei servizi scolastici di base: scuolabus e mensa non sono ancora partiti. «Ogni anno la stessa storia – lamentano – con enormi disagi per famiglie, bambini e nonni, spesso chiamati a sostituirsi alle carenze del sistema».

La lettera, sottoscritta da decine di genitori, è anche un appello diretto all’amministrazione comunale: «Abbiamo dato fiducia con il nostro consenso, ora chiediamo rispetto. I nostri figli meritano scuole sicure, dignitose e servizi puntuali. Non basta promettere: è il momento di passare dalle parole ai fatti».

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