Sindacale
13.10.2025 - 11:15
Si intensifica la vertenza sindacale che vede opposta la UILTuCS Latina al Gruppo Orizzonte, società attiva nel settore del commercio con numerosi punti vendita. Al centro della disputa c’è la richiesta da parte del sindacato di applicare a tutti i dipendenti, in particolare ai circa 600 addetti impiegati nei negozi del marchio, il Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (CCNL) del settore Commercio, ritenuto più equo e vantaggioso rispetto al contratto attualmente in vigore per la maggioranza dei lavoratori.
La Segreteria della UILTuCS Latina, guidata da Gianfranco Cartisano, ha sollevato la questione evidenziando un trattamento contrattuale differenziato all'interno del Gruppo Orizzonte. Secondo quanto dichiarato dal sindacato, è stato accertato che una società appartenente al Gruppo e alcuni dipendenti negli uffici direzionali beneficiano già dell'applicazione del CCNL del Commercio, quello stesso contratto rivendicato dalla sigla sindacale per la totalità della forza lavoro. "Ci troviamo di fronte a una situazione umiliante e di scontro causata da una proprietà che attacca i lavoratori," ha dichiarato Gianfranco Cartisano, rappresentante della UILTuCS Latina. "Ci chiediamo: perché alle maestranze nei punti vendita, circa 600 persone, non viene applicato il giusto contratto che porterebbe uno stipendio dignitoso, e solo ad alcuni lavoratori viene applicato? Perché i lavoratori dei negozi non possono avere il diritto alla 14esima mensilità e ad altri istituti contrattuali previsti da quel Contratto Nazionale?"
L'impatto sul salario e l'orario di lavoro
Secondo le stime fornite dalla UILTuCS, l'applicazione del contratto attualmente in uso nei punti vendita produrrebbe una differenza economica negativa quantificabile in circa 7.000 euro annui per ogni lavoratore, a parità di mansioni svolte in aziende che applicano il CCNL del Commercio. A ciò si aggiungerebbe un maggiore carico orario settimanale: "Ricordiamo che per raggiungere uno stipendio equo, i lavoratori di Orizzonte devono lavorare circa 10 ore in più a settimana a differenza di qualsiasi lavoratore che svolge le stesse mansioni nello stesso settore in altre aziende del Commercio," ha sottolineato Cartisano. Il sindacato denuncia che l'obiettivo aziendale rimanga il "massimo del guadagno", ottenuto, a loro dire, attraverso l'applicazione di un contratto meno oneroso e la gestione del personale improntata al principio di "lavorare con meno lavoratori caricando molte ore in più alla forza lavoro presente, non si assume altro personale e di conseguenza maggiore profitto".
Il clima post-ispezione e le attività sindacali
La vertenza ha subito un'accelerazione in seguito agli accertamenti e alle sanzioni applicate dall'Ispettorato Territoriale del Lavoro, ente presso il quale la UILTuCS Latina ha formalmente denunciato le presunte anomalie contrattuali. La UILTuCS lamenta che, a partire dall'ingresso degli ispettori, sarebbero iniziate una serie di contestazioni disciplinari rivolte ai lavoratori che hanno manifestato e richiesto l'applicazione del contratto nazionale. Episodi specifici di presunte "persecuzioni" e "contestazioni" sono stati segnalati in particolare nei punti vendita di Via Isonzo a Latina e recentemente in quello di Terracina, interessando "sempre e solo lavoratori che hanno chiesto aiuto alla UILTuCS per avere il giusto contratto e migliorare le condizioni lavorative". La sigla sindacale denuncia inoltre che, durante la consegna delle lettere di richiamo, i rappresentanti aziendali concluderebbero le discussioni con l'invito ai lavoratori a "ragionare ad abbandonare la UILTuCS Latina," un comportamento che, secondo il sindacato, mirerebbe ad allontanare i dipendenti dal sindacato che rivendica migliori condizioni di lavoro. "Questo è il dialogo e l'obiettivo ad oggi nel Gruppo Orizzonte: allontanare i lavoratori le lavoratrici dal sindacato che rivendica il giusto contratto di lavoro," ha ribadito Cartisano.
Le Conciliazioni e il ricorso all’Articolo 28
Un ulteriore elemento di scontro riguarda la prassi, lamentata dalla UILTuCS, di spingere i lavoratori a sottoscrivere "Conciliazioni che andrebbero a sanare tutte le anomalie contrattuali non corrisposte". Su questo versante, Cartisano si è mostrato critico: "Se per il Gruppo tutto è regolare, perché continuare a perseguitare i lavoratori alla sottoscrizione di un Verbale di Conciliazione?". Per tutelare i propri iscritti, la UILTuCS Latina ha annunciato di essere in procinto di predisporre ricorsi al Giudice del Lavoro. La UILTuCS ribadisce infine la propria disponibilità a trovare un accordo con la proprietà.
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