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Il caso

Scuola, si torna indietro: Don Milani e Vito Fabiano vanno separate

Il Comune propone il passo indietro nella proposta di dimensionamento 2026/2027

Scuola, si torna indietro: Don Milani e Vito Fabiano vanno separate

Tornare indietro sulle precedenti scelte e ripristinare le autonomie scolastiche degli Istituti Comprensivi Fabiano e Don Milani, i due istituti accorpati, tra le polemiche, a seguito del Piano regionale di dimensionamento per il 2025/2026. L’intento ora è contenuto, nero su bianco, nella deliberazione di Giunta n. 271/2025 con la quale il Comune ha ufficializzato la propria proposta di dimensionamento scolastico per l’anno 2026/2027, e ne costituisce la parte più interessante dal momento che la decisione della fusione dei due istituti operativa da questo settembre, ha scatenato sbariate proteste, dalla scuola alle famiglie, dalla politicai ai sindacati, per la sua incongruenza. Don Milani e Vito Fabiano sono due istituti che si trovano uno in città, nel quartiere Q4 e l’altro in un Borgo, Borgo Sabotino, e sono stati aggregati senza tener conto del principio di territorialità e neanche dell’offerta formativa peculiare e diversificata delle due realtà scolastiche. I sindacati, in particolare la Gilda docenti, aveva contestato anche come la scelta di dimensionamento sul territorio di Latina fosse stata effettuata senza far riferimento ad un osservatorio provinciale a cui dovrebbero partecipare tutti gli enti locali, i dirigenti scolastici e le sigle sindacali di categoria.


Oggi il Comune di Latina tenta la carta ufficiale in giunta per chiedere di ribaltare quella decisione: il punto centrale della delibera è infatti la richiesta di ricostituzione delle distinte autonomie scolastiche degli Istituti Comprensivi Fabiano e Don Milani, una decisione contestata dal Comune anche con un ricorso al TAR, poi respinto (Ordinanza TAR Latina n. 64/2025). Alla luce di quanto emerso nel territorio e dei verbali degli istituti, l’amministrazione «ritiene che il ripristino delle due scuole rappresenti un passo necessario per una maggiore funzionalità didattica e una più efficace gestione organizzativa».
Nell’atto proposto dal Servizio Pubblica Istruzione e su indirizzo dell’Assessore Francesca Tesone si spiega che l’obiettivo primario che muove l’amministrazione è garantire un’offerta formativa più efficace, salvaguardando la stabilità organizzativa delle scuole del territorio. Nella delibera viene spiegato che il Servizio Pubblica Istruzione ha coinvolto i dirigenti scolastici locali richiedendo pareri formali e che entro la scadenza del 15 settembre 2025 erano pervenuti i verbali di sei istituzioni scolastiche: IC Giuliano, IC Volta, IC Manuzio, IC Cena, IC XII, CPIA n.9I e che i cinque istituti comprensivi hanno espresso all’unanimità la volontà di mantenere l’attuale assetto organizzativo, sottolineando l’importanza della continuità didattica, del radicamento territoriale e della coerenza con le esigenze locali. Il Comune, accogliendo queste indicazioni, nella sua decisione ha quindi deciso di non proporre modifiche ulteriori alla rete scolastica, fatta eccezione per il caso di Fabiano e Don Milani, che ha infiammato il dibattito a lungo.

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