Il fatto
11.11.2025 - 22:30
Dalla lotta agli incendi e ai roghi tossici al contrasto degli abusi edilizi, fino al controllo dei grandi eventi e alla tutela ambientale: la Polizia locale del Lazio entra nell’era digitale con l’uso operativo dei droni. Sono stati consegnati ieri, nella sede della Regione, i velivoli e gli attestati di pilota agli agenti di 94 Comuni del Lazio, che hanno completato il corso professionalizzante previsto dal bando “Polizia Locale 4.0”.
Un passo avanti importante verso una sicurezza più moderna e capillare, come ha sottolineato l’assessore regionale al Personale, alla Sicurezza urbana, alla Polizia locale e agli Enti locali Luisa Regimenti: «Le Polizie locali del Lazio continuano a crescere e oggi rappresentano un modello per tutta Italia. Attraverso strumenti innovativi come i droni garantiamo un controllo più efficace del territorio e la possibilità di individuare illeciti che altrimenti resterebbero invisibili».
La tecnologia dei droni, infatti, consentirà alle forze di polizia municipale di monitorare aree difficilmente accessibili e raccogliere dati preziosi per indagini ambientali e urbanistiche. Un supporto determinante anche nella prevenzione di discariche abusive e insediamenti illegali, ma pure nella gestione di emergenze e grandi manifestazioni. «Il nostro obiettivo – ha aggiunto Regimenti – è rispondere al bisogno di sicurezza dei cittadini. Potenziare le Polizie locali significa rafforzare il primo presidio di legalità e sicurezza nei territori. Questi strumenti sono un aiuto concreto per chi, ogni giorno, lavora a tutela delle nostre comunità». Il corso di formazione, realizzato in collaborazione con l’Università di Cassino e del Lazio Meridionale e con diverse scuole di volo accreditate, ha permesso a centinaia di operatori di conseguire la certificazione di pilota di drone. Una sinergia, quella tra enti pubblici, mondo accademico e settore privato, che l’assessore Regimenti ha voluto rimarcare come «un modello virtuoso di collaborazione e innovazione».
Ma l’impegno della Regione non si ferma qui. Dopo il progetto “Polizia Locale 4.0”, è già in programma “Lazio Sentinel 2030”, un piano ancora più ambizioso che porterà nei Comuni telecamere intelligenti, colonnine SOS, sistemi di intelligenza artificiale per la gestione dei flussi video e nuove piattaforme digitali per coordinare in tempo reale le operazioni sul territorio. «La sicurezza passa sempre più attraverso la tecnologia – ha concluso Regimenti – e la Regione Lazio vuole essere in prima linea. Continueremo a investire per dotare i nostri agenti di strumenti di ultima generazione, capaci di migliorare il servizio e di rendere i cittadini più protetti». Con questo progetto, il Lazio si conferma tra le regioni più avanzate d’Italia nel campo dell’innovazione applicata alla sicurezza urbana, puntando su una Polizia locale più formata, più tecnologica e sempre più vicina ai cittadini.
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