L'annuncio
23.11.2025 - 17:10
Sarà una giornata di forte disagio per i pendolari e gli utenti del trasporto pubblico locale nel Lazio. Le organizzazioni sindacali USB Lavoro Privato, CUB Trasporti e COBAS Lavoro Privato hanno indetto per venerdì 28 novembre 2025 uno sciopero nazionale che coinvolgerà per l'intera giornata i servizi offerti da COTRAL.
L'astensione dal lavoro durerà 24 ore, con l'effettiva interruzione delle prestazioni lavorative prevista in due finestre: dalle 8:30 alle 17:00 e dalle 20:00 fino a fine servizio.
L'azienda ha comunicato che, in ottemperanza alla normativa vigente, saranno garantite le seguenti fasce di servizio essenziale:
Mattina: Da inizio del servizio diurno fino alle 8:29.
Pomeriggio/Sera: Dalle 17:00 fino alle 19:59.
Tutte le informazioni dettagliate sulle modalità e gli aggiornamenti in tempo reale saranno disponibili sul sito web ufficiale dell'azienda, cotralspa.it, e sull'account Twitter @BusCotral.
Le motivazioni alla base della vertenza sono ampie e toccano temi che spaziano dalla politica economica interna fino alle scelte di politica internazionale.
I sindacati COBAS Lavoro Privato, Adl Cobas, Sgb e Cub Trasporti protestano fermamente:
Contro la "finanziaria di guerra" e l'aumento delle spese militari (piano RE-Arm EU).
Contro il mancato disimpegno del Governo italiano e dell'Unione Europea dallo Stato di Israele e il blocco del trasporto armamenti nelle infrastrutture strategiche.
Per una politica di pace, disarmo e sostegno al popolo palestinese.
Per l'aumento dei salari, chiedendo una base minima di € 2000, il recupero dell'inflazione e la riduzione dell'orario di lavoro a parità di stipendio.
Per il ritorno a 62 anni per l'età pensionabile e l'aumento delle pensioni minime.
A favore di una sanità e una scuola universali, pubbliche e gratuite, e per l'abolizione della Legge 146/90 che limita il diritto di sciopero.
Anche l'organizzazione sindacale CUB aderisce allo sciopero ribadendo punti simili, in particolare chiedendo:
Il riconoscimento dello Stato di Palestina e la condanna delle azioni di Israele.
Il blocco delle spese militari e l'invio di armi in Ucraina e Palestina.
Un salario minimo non inferiore a 12 Euro l’ora e il ripristino del reddito di cittadinanza.
Contrarietà alla Legge di Bilancio 2026 per la previsione dell’aumento delle spese militari fino a 22 miliardi di euro in tre anni.
Gli utenti sono invitati a consultare i canali ufficiali di COTRAL prima di mettersi in viaggio per verificare la regolarità del servizio.
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