La prima cosa che ha ammesso Silvio Ascoli, direttore generale di Abc, è che non appena si è insediato nel ruolo di manager dell'azienda speciale ha avuto "un momento di scoramento. La situazione di ABC del Comune di Latina la conoscevo ma non ne avevo piena contezza, ho riscontrato che tutti i giorni c'era una situazione tumultuosa, come se entrassi in gare di rafting in cui stai cercando di parare il colpo ma non arrivava mai la fine". Giorno dopo giorno la situazione pare migliorata. Certo però per arrivare ai risultati che tutti si aspettano , servirà tempo. E anche molto. Questo pomeriggio Silvio Ascoli è stato in Commissione Ambiente a relazionare su richiesta delle opposizioni. Il direttore generale di Abc non ha nascosto le difficoltà, ma ha voluto comunque mostrare ottimismo. "La raccolta porta a porta spinta inizierà a Latina Scalo entro ottobre 2019. Dopo sei mesi saranno coinvolti altri 40 mila abitanti, e dopo sei mesi ancora i restanti 40 mila. Entro la fine del 2020 avremo coperto l'intera città". Per avere risultati tangibili sotto forma di percentuali bisognerà però attendere almeno un altro anno. Nel 2019, secondo le previsioni di Ascoli, non si andrà oltre il 27%.
Altro tema scottante toccato dal direttore generale è quello degli investimenti e dunque del piano industriale. Una cosa, in questo senso, è stata chiara: il punto di riferimento è la relazione ex articolo 34 che ha istituito l'azienda speciale e che prevede una spesa per gli investimenti pari a 12 milioni di euro, da reperire attraverso un mutuo. Soldi che l'azienda sta chiedendo alla Cassa depositi e prestiti. Resta il fatto che il piano industriale revisionato dalla società veneta Contarina indica al Comune di Latina di aumentare quegli investimenti, perché a loro avviso servono più soldi per raggiungere il 65% di raccolta differenziata. Gli 8 milioni di differenza arriveranno dalla partecipazione al bando della Provincia di Latina per favorire gli investimenti sulla differenziata e da presunti risparmi sui costi. Ma niente ulteriore indebitamento.
Il direttore di Abc ha sottolineato i passi avanti compiuti dall'azienda speciale dal suo insediamento: dal punto di vista della trasparenza, istituito da inizio anno un sistema di e-procurement, dove tutti gli acquisti compiuti dall'azienda, dall'euro in su, viene pubblicato e tracciato, come vengono pubblicati tutti i verbali del cda dell'azienda; è stato approvato il regolamento acquisti ed è stato preso atto del regolamento sul controllo analogo. Ha parlato dei conti dell'azienda, affermando che chi lo ha preceduto ha gestito correttamente le casse perché l'azienda sta producendo utili. Riguardo il piano industriale, ha confermato che il piano di Contarina è il top italiano, ma che Latina vedrà i primi risultati non appena si avranno i mezzi previsti.
Anche il presidente della commissione Dario Bellini ha sottolineato i passi avanti compiuti dall'azienda, ricordando l'inziativa dell'isola ecologica itinerante; la prossima inaugurazione dell'isola ecologica di Via Massaro per i primi di aprile; l'avvio dei controlli sui conferimenti e sull'abbandono dei rifiuti da parte di 11 guardie ambientali; l'avvio della differenziata su 400 utenze commerciali al mercato settimanale. "Le criticità ci sono e vanno affrontate con determinazione – ha detto il capogruppo di Lbc – Tuttavia bisogna rilevare che il cambio di passo auspicato nei mesi scorsi, c'è effettivamente stato". Ascoli ha spiegato che la percentuale di raccolta differenziata è aumentata di poco, ma a fronte di un incremento di rifiuti trattati ed inviati a differenziazione da parte del Comune di Latina. Con l'avvio delle ulteriori 40mila utenze, si potrà arrivare nel 2019 ad un 27% per vedere incrementare considerevolmente questa percentuale nel 2020.
Toccato anche il fronte delle assunzioni. I 22 ex lavoratori interinali oggi assunti a tempo determinato per un anno, terminano i 12 mesi a settembre, ma nuove assunzioni ci saranno probabilmente con l'ampliamento dei servizi e, successivamente, con il turnover.
La consigliera Marina Aramini su questo aspetto, ha sottolineato come – a differenza di quanto avveniva in passato – i servizi offerti oggi dai lavoratori ex interinali rientrano nei costi di gestione ordinaria, mentre in passato erano costi extra a cui sempre il Comune e quindi i cittadini dovevano provvedere.
Meno soddisfatta l'opposizione. Il consigliere di Forza Italia Alessandro Calvi non può fare a meno di evidenziare "i numerosi punti oscuri ancora presenti nella gestione dell'azienda speciale, che si riverberano nella raccolta dei rifiuti. Apprezzo la buona volontà del direttore generale Silvio Ascoli ma devo rilevare che non ci sono stati forniti numeri concreti rispetto al piano industriale e alle politiche di investimento che l'azienda intende intraprendere. Questo balletto tra i 12 milioni di euro di mutuo e i 20 milioni necessari per gli investimenti non è per nulla chiaro e pone non poche ombre sul futuro. Oltretutto gli eventuali risparmi ci sarebbero solo arrivando al 65% di differenziata. Obiettivo per il quale Contarina ci ha indicato spese per 20 milioni". Insomma, i conti non tornano.
Matteo Adinolfi, capogruppo della Lega, ha sottolineato come siano "stati persi tre anni. La Tari i cittadini l'hanno pagata ma il servizio è peggiorato".