Riadattare la didattica, cogliere le sfide e le opportunità del digitale, parlare linguaggi virtuali, far emergere talenti, imparare il gioco di squadra e il problem solving. Sono solo alcune delle competenze dimostrate da tanti studenti durante la finale regionale del premio «Scuola Digitale» che vede Latina conquistare due primi posti confermando l'eccellenza delle sue scuole nel campo della ricerca e dell'innovazione. Per il primo ciclo ha vinto l'istituto Frezzotti Corradini di Latina con il progetto ‘Caccia al tesoro digitale' (al secondo posto l'IC ‘Margherita Hack' di Colleferro e al terzo posto l'Istituto omnicomprensivo di Orte). Per il secondo ciclo si è aggiudicato il primo posto il liceo scientifico Grassi di Latina (secondo l'IIS ‘C. Rosatelli' di Rieti e terzo l'istituto ‘Via Roma' di Guidonia) con il progetto ‘R.I.A. (Research in Action)'.
La finale regionale è stata trasmessa sulla pagina Facebook e sul canale Youtube dell'istituto ‘Luigi Einaudi' di Roma, scuola polo organizzatrice del premio, la diretta è stata moderata da Marta Nicoletti, giornalista dell'agenzia di stampa Dire e diregiovani.it. «Il premio nasce con la finalità di far emergere e di valorizzare le esperienze di didattica digitale- ha detto Simona Montesarchio, direttrice generale per l'Innovazione Digitale del MIUR - sorprendente la carica e la forza delle idee che emergono dalle scuole e dagli studenti». Il format del premio prevedeva un video di presentazione di tre minuti e un pitch di due minuti, più un minuto circa di tempo per la giuria, presieduta da Amelia Criscuolo, docente distaccata presso l'Ufficio Scolastico Regionale. A presentare il progetto "Caccia al tesoro digitale" della Frezzotti, coordinato dal professore Marco Torella è stato o studente Daniel Neroni. «La tecnologia può mettere le gambe alle nostre idee» - ha detto spiegando il progetto di accoglienza per i nuovi alunni nel quale sono state coinvolti 150 alunni della classi prime della scuola secondaria.
Un programma che ha permesso agli studenti del primo anno di familiarizzare con la spazialità dell'istituto e socializzare attraverso l'esplorazione digitale delle aule. Al centro del progetto Research in Action del liceo Grassi invece, presentato dagli studenti Francesco Bini e Roberta Befera, c'era l'applicazione della matematica alla risoluzione di problemi concreti con committenti illustri come il Cnr. «Siamo diventati un istituto di ricerca, una vera e propria piccola azienda! I nostri clienti sono istituti del CNR che ci hanno proposto vari problemi che spaziano dall'ingegneria navale alla teoria dei numeri, problemi che abbiamo dovuto sviluppare e risolvere autonomamente, fornendo idee e applicazioni per la soluzione: vere applicazioni della matematica alla realtà». Proprio per passare dalla sfera delle proposte progettuali al mondo delle attuazioni concrete, i progetti vincitori per ciascuna sezione riceveranno un premio del valore di 2000 euro.