"Erano più di una decina e ho temuto il peggio, perché uno di loro mi ha anche mostrato un coltello". Salvatore Cazzato, il netturbino di Minturno che è stato aggredito da una gang di giovani "villeggianti" nella piazza di Scauri, ha raccontato così la terribile esperienza dell'altra mattina, quando è stato preso di mira da una banda di ragazzi, tra cui anche qualche minorenne. L'aggredito, che per ora è stato giudicato guaribile in cinque giorni, ha rivissuto i momenti di quella mattinata in piazza Sant'Albina, dove stava soltanto il proprio dovere
"Erano circa le sei- ha dichiarato a Latina Oggi l'operatore ecologico- quando ero intento a pulire la zona che mi è stata assegnata. Questi giovani hanno cominciato a infastidirmi, spostando il carrettino con il quale lavoro e a offendermi in continuazione. Hanno continuato lanciandomi delle bottiglie di plastica e anche una di vetro. Li ho pregati di non offendere i morti e uno di loro di circa 22-23 anni mi ha detto cosa volessi fare con la ramazza che stavo utilizzando per pulire la piazza. Si è alzato la maglia e mi ha fatto vedere un coltello, lungo e appuntito e io, in quel momento, ho fatto qualche passo indietro. Ho pensato ai miei tre figli, al lavoro che svolgo per portare il pane a casa e non ho reagito. Poi un altro si è appropriato della seconda scopa che abbiamo in dotazione e a quel punto sono stato aggredito con calci e pugni. Mi sono chiuso a riccio cercando di evitare il peggio e si è rivelato determinante l'arrivo di due miei colleghi di lavoro e del titolare di un'attività che si trova nei pressi. A quel punto sono fuggiti per evitare di essere identificati". Sul posto, come già riferito, sono intervenuti i Carabinieri della Compagnia di Formia, che hanno ascoltato la testimonianza dell'operatore ecologico, ma hanno anche acquisito le immagini dell'impianto di videosorveglianza.
"Voglio ringraziare i Carabinieri- ha aggiunto Salvatore Cazzato- che mi hanno aiutato e sono stati di una disponibilità unica. Ho raccontato loro quanto era successo e si sono messi al lavoro sin da subito. Inoltre voglio ringraziare le tantissime persone che mi hanno mostrato la loro solidarietà e che mi sono state vicine. Una dimostrazione d'affetto incredibile che non mi aspettavo." Ora la parola passa alle indagini tese a scovare questi "bulletti in vacanza", che pensano di poter fare a Scauri quello che probabilmente compiono nei loro paesi di origine. E sul comportamento di questi "campioni" sono intervenuti anche alcuni residenti della zona, i quali hanno spiegato che in questo periodo la presenza della gang è continua, ma è anche rumorosa e anche caratterizzata da vandalismi.