Lo scenario
23.10.2023 - 10:13
E' sempre lì. Dal 5 giugno del 2008 è sotto sequestro. Il Key di Latina è un'opera incompiuta, un sogno sospeso. Prima era un grattacielo adesso è un rudere. Non è mai stata una promessa non mantenuta è diventato invece materia prima di un'inchiesta e ora di un processo dai risvolti che faranno giurisprudenza. Esiste «Il problema confisca», come lo chiamano i giudici della Corte d'Appello nelle motivazioni della sentenza dello scorso dicembre. I magistrati hanno confermato la confisca dell'immobile.
I reati contestati sono prescritti da tempo ma nelle motivazioni della sentenza viene dedicato un capitolo alla confisca.
«La logica è quella di evitare in quanto antigiuridico e immorale che un bene che si ponga in rapporto di pertinenzialità diretta con un illecito commesso ed accertato rimanga nella fruibilità di chi quell'illecito è stato parimenti accertato di averlo commesso».
Nelle motivazioni firmate dal presidente Tommaso Picazio viene ripercorsa la complessità della vicenda Key e di quello che «in maniera enfatica viene definito grattacielo ma dalle prospettive di redditività importanti», è scritto. «Questa vicenda dipanatasi nell'arco di alcuni decenni aveva conosciuto vicissitudini urbanistiche, e soprattutto amministrative legate tra l'altro alla destinazione d'uso dei vari locali dell'edificio, vicende assai complesse che avevano avuto per protagonisti i titolari dell'edificio e l'amministrazione pubblica territoriale competente».
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