Il fatto
04.01.2025 - 12:34
La gara per l’affidamento del servizio trasporto pubblico scolastico da poco aggiudicata incappa in un primo ostacolo. La società Beebus spa ha infatti presentato un ricorso al Tar del Lazio contro il Comune di Aprilia e il nuovo gestore (la Schiaffini Travel spa) per chiedere l’annullamento del diniego parziale all’accesso agli atti rispetto alla procedura di gara per l’assegnazione con: «riserva di impugnazione ai fini di annullamento dell’aggiudicazione».
La mandataria del raggruppamento temporaneo di imprese (che comprende Italian Star srl, Cooperativa Sociale Dializzati Italia Ets, Consorzio Ecos European Consortium Services), seconda classificata nella graduatoria per l’affidamento del servizio, tramite l’avvocato Aldo Basile ha chiesto la fissazione della prima udienza utile in Camera di Consiglio per ottenere la visione degli atti e dei documenti richiesti con le precedenti istanze.
La gara per il trasporto scolastica è stata indetta dal Comune di Aprilia con la determinazione dirigenziale del 10 ottobre 2024, un appalto per una base d’asta di 7,4 milioni di euro per una durata di sei anni che al termine dell’iter è stato assegnato alla Schiaffini Travel. La ricorrente, una volta ricevuta la comunicazione dell’aggiudicazione il 19 dicembre 2024, ha presentato un’istanza al protocollo del Comune di Aprila per chiedere l’accesso agli atti della gara, in particolare la domanda, la relazione tecnica, l’offerta economica e il documento di valutazione dell’offerta migliorativa presentata dal nuovo gestore. Il Comune di Aprilia con la nota del 20 dicembre 2024 autorizzava ma solo parzialmente l’accesso, negando quello integrale. Una scelta contestata dalla Beebus che perciò ha impugnato la nota dell’Ente di piazza Roma. «In realtà né nella comunicazione di aggiudicazione, né nel provvedimento del 20 dicembre 2024 di diniego parziale, né in altro atto è contenuta - afferma la ricorrente - la motivazione del diniego all’ostensione della relazione tecnica della Schiaffini Travel», per poi continuare: «e per altro, contrariamente a quanto affermato dal Comune di Aprilia, la società ha dichiarato di autorizzare l’accesso agli atti, quindi, la motivazione è anche contraddittoria».
Non avendo ricevuta risposta dagli uffici comunali la Beebus ha così deciso di impugnare l’atto al Tar ritenendo: «illegittimo il diniego parziale» e chiedendone l’annullamento. La questione passa ora in mano ai giudici del Tribunale amministrativo, che dovranno valutare la questione e fissare un’udienza per esprimersi.
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