Non c’è pace per il pronto soccorso dell’ospedale Santa Maria Goretti di Latina. In un contesto già difficile di affollamento, ieri mattina gli operatori si sono ritrovati a gestire il raptus di follia di una donna che ha alle spalle problemi di tossicodipendenza. A farne le spese è stata la guardia giurata armata che presidiava il triage che ha cercato di contenere la paziente, ma è stato colpito dalla donna con una grossa pietra, rimediando una piccola ferita a una mano. È stato necessario l’intervento della Polizia, con una pattuglia della Squadra Volante che ha portato la donna in Questura per gli atti della sua denuncia, ma ha poi dovuto chiedere nuovamente l’assistenza di un’ambulanza del pronto intervento sanitario per un nuovo trasporto in ospedale dopo l’ennesimo scatto d’ira negli uffici di polizia. Secondo quanto ricostruito la donna ieri mattina era stata appena dimessa dal pronto soccorso dopo un periodo di osservazione breve. Arrivata in ospedale in stato confusionale, non era stata classificata come paziente psichiatrica e una volta accertato il suo stato di salute era stata invitata a lasciare il nosocomio. Una volta fuori però la donna si era trasformata in una furia e aveva iniziato a lanciare sassi contro le auto in sosta nel parcheggio antistante al triage. A quel punto era intervenuto il vigilante armato del pronto soccorso, che aveva interrotto l’azione sconsiderata della donna, ma aveva attirato la sua ira, finendo per essere colpito con un sasso. Nel frattempo era scattata la segnalazione al 112 ed erano intervenuti i poliziotti. L’episodio di ieri inevitabilmente testimonia la vulnerabilità del pronto soccorso, motivando appunto la presenza di guardie giurate, sia armate che non. Sul caso è intervenuto anche il sindacato Uil Tucs che sta già seguendo le vicende lavorative dei dipendenti della società Metropol, affidataria del servizio, con la recente apertura dello stato di agitazione «per moltissime anomalie tra cui la mancata sicurezza degli operatori che da tempo sono oggetto di aggressioni, non avendo una postazione in sicurezza, un semplice "banco di scuola" senza una protezione - si legge in una nota del segretario Gianfranco Cartisano - Basta, andremo verso uno sciopero nei prossimi giorni per continuare a denunciare la gravita' dei fatti, ricordiamo che le guardie particolari giurati hanno un arma e non possono essere lasciati nel corridoio in preda di avventori, che come in questo caso hanno lanciato una pietra, ma poteva andare peggio. Nonostante l’aggressione il lavoratore ha saputo ben reagire chiamando le forze dell'ordine. La società non può rimanere estranea a questi fatti gravi che accadono frequentemente nel pronto soccorso di Latina come negli altri presidi ospedalieri pontini. Fermeremo il servizio senza risposte immediate».