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Il caso

Trasporti e polemiche, proclamato lo sciopero

Il 6 ottobre si ferma il TPL: disservizi in vista per i cittadini

Trasporti e polemiche, proclamato lo sciopero

Dopo settimane di silenzio istituzionale e mancati riscontri concreti, le segreterie provinciali di FILT CGIL, UIL Trasporti e UGL FNA hanno proclamato uno sciopero di 24 ore del trasporto pubblico locale per il prossimo 6 ottobre. Una protesta che arriva come atto finale di una vertenza lunga, a detta dei sindacati, segnata da promesse non mantenute, mancata progettazione e, soprattutto, disattenzione nei confronti di un servizio essenziale per la città.

La decisione di incrociare le braccia per un’intera giornata nasce dall’immobilismo del Comune e di CSC Mobilità, società che gestisce il servizio dal 2018, e che i sindacati accusano apertamente di aver contribuito al peggioramento del TPL: flotta invecchiata, assenza di programmazione, servizio scadente e assenza di visione futura. «Ci chiediamo perché del trasporto pubblico locale – e ancor più dei lavoratori che lo espletano – non importi nulla a nessuno, nonostante si tratti di un servizio essenziale», scrivono i sindacati in una nota unitaria, esprimendo «profonda preoccupazione per la situazione in cui versa il TPL a Latina».

Già il 26 luglio scorso i lavoratori del TPL avevano scioperato per 4 ore, riscontrando un’alta adesione. Tuttavia, l’incontro che aveva preceduto quella mobilitazione, svoltosi il 14 luglio tra Comune, azienda e organizzazioni sindacali, non aveva portato a risultati tangibili. Anzi, la situazione si è aggravata: la mancata partecipazione di CSC all’ultima convocazione dell’Ente è stata vissuta come un segnale evidente di chiusura al dialogo.

Anche il tanto atteso incontro richiesto da CSC con le RSA (Rappresentanze Sindacali Aziendali), considerato centrale per rivedere turni e piano di esercizio, si è rivelato un nulla di fatto. L’unico risultato ottenuto – sottolineano le sigle sindacali – è stato il riconoscimento del PDR ai lavoratori, comprensivo degli arretrati. Ma è avvenuto solo dopo la proclamazione dello sciopero.

Il resto è rimasto fermo. “Siamo stanchi di firmare accordi che puntualmente vengono disattesi, costringendoci ad uno sciopero che penalizza sia la cittadinanza che i lavoratori”, affermano i rappresentanti di FILT, UIL e UGL. Lo sciopero del 6 ottobre sarà articolato secondo le seguenti fasce orarie: Dalle 06:30 alle 09:30 e Dalle 13:30 alle 16:30. Il servizio sarà garantito solo nelle fasce di legge.

Il timore dei sindacati è che questa inerzia possa avere pesanti ricadute anche sulla prossima gara d’appalto per l’affidamento del servizio di trasporto locale, mettendo a rischio qualità, efficienza e garanzie occupazionali. «La vera sconfitta è l’incapacità delle istituzioni e dell’azienda di dare risposte concrete - concludono - nonostante le ulteriori risorse arrivate e in arrivo dalla Regione Lazio».

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