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Il fatto

Bomba in viale Kennedy, distrutto il furgone di una disabile: i consiglieri valutano di devolvere i gettoni di presenza

La proposta del sindaco in consiglio: rinunciare al compenso per aiutare la vittima. Il Comune ha già stanziato 3.000 euro, dibattito anche su un fondo di solidarietà

Bomba in viale Kennedy, distrutto il furgone di una disabile: i consiglieri valutano di devolvere i gettoni di presenza

Il luogo dell'esplosione dello scorso 22 novembre

Un gesto concreto di solidarietà arriva dal consiglio comunale di Latina: i consiglieri valuteranno la devoluzione del gettone di presenza per sostenere una delle persone rimaste danneggiate dall’esplosione di un ordigno avvenuta a fine novembre in viale Kennedy.

L’iniziativa nasce su proposta del sindaco Matilde Celentano, che ieri, con una mozione d’ordine, ha portato il tema all’attenzione dell’aula. «L’ultimo ordigno esploso in viale Kennedy - ha spiegato il sindaco - ha distrutto il furgone di una signora disabile. Si tratta di un mezzo adattato per lei indispensabile. Il preventivo di riparazione è di circa 15mila euro e, senza quel veicolo, rischia di restare confinata in casa».

Da qui la proposta rivolta ai consiglieri comunali, lasciando piena libertà di scelta: rinunciare al gettone di presenza per contribuire a un fondo di solidarietà, sottolineando che anche il comune ha messo un contributo di circa tremila euro. Sul tema è intervenuto anche il consigliere Nazzareno Ranaldi, che ha spiegato come l’opposizione abbia già presentato un emendamento al bilancio da 12.500 euro da destinare a un fondo, attraverso un emendamento congiunto.

La consigliera del PDValeria Campagna ha invece richiamato la necessità di una risposta più strutturata, evitando interventi spot. Più critico sull’efficacia di un fondo, almeno nell’immediato, l’intervento di Cesare Bruni: «L’istituzione di un fondo non risolve da sola il problema concreto di un concittadino. Concordiamo però sulla devoluzione del gettone di presenza per affrontare subito questa emergenza».

Bruni ha anche auspicato che sindaco e giunta vadano coinvolti in questa azione. A chiudere il dibattito è stato Damiano Coletta, che ha richiamato l’attenzione sulla necessità di tutelare tutte le vittime di questi atti criminali: «Serve un’azione strutturata. Anche a livello regionale è stata avanzata una proposta per istituire un fondo di solidarietà da 300mila euro, destinato a coprire i danni materiali subiti da vittime incolpevoli».

Nel corso del consiglio a seguito dei primi due punti approvati a maggioranza si è parlato anche dell’area ex Svar: l’assessore Muzio ha spiegato che a fine gennaio obiettivo è firmare le convenzioni, che manca un lotto da assegnare ma è in via di definizione. 

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