La presentazione
27.11.2025 - 12:40
la presentazione di lunedì a Roma con Ricky Tognazzi, Lidia Ravera, Isabella Delle Monache, l'editore Giovanni Serradifalco e Giuseppe Manfridi
«È stato un appuntamento del cuore, dove l’emozione ha avuto voce. Gli interventi straordinari, precisi e profondi degli immensi Lidia Ravera, Giuseppe Manfridi e Ricky Tognazzi sono stati un regalo meraviglioso che accompagnerà per sempre il mio libro». La scrittrice di Latina Isabella Delle Monache commenta così l’esito dell’evento di presentazione del suo primo romanzo, “Il compagno”, già reperibile in tutte le librerie e su Amazon. Lo scorso lunedì presso la Feltrinelli di Largo di Torre Argentina a Roma, la giornalista e autrice di ‘Porci con le ali’, già assessore alla Giunta regionale, ha lodato Isabella per il suo stile semplice ma in grado di restituire con efficacia ciò che i personaggi vivono, e l’ha definita una narratrice capace di ‘narrare senza teorizzare’. Ravera ha anche detto che segnalerà “Il compagno” al Premio Strega. È stato Ricky Tognazzi a introdurre la scrittrice pontina raccontando il sodalizio che li unisce. Si sono conosciuti tre anni fa a Velletri, e Isabella Delle Monache ha lavorato e collaborato con lui in alcune serie e film. Interessante anche l’intervento di Manfridi, che ha richiamato l’attenzione sulla differenza tra amore e innamoramento, fino ad arrivare ad affrontare la drammaturgia di Romeo e Giulietta, perché il romanzo “Il compagno’ offre davvero parecchi spunti di riflessione. A parlarcene è l’autrice, che avviciniamo alla vigilia della seconda presentazione, in programma domani 28 novembre, alle 18, presso la Feltrinelli di via Diaz a Latina. Interverrà Laura De Luca. Letture a cura di Giulia Chiaramonte e Federica Dordei.
«Il romanzo racconta di Elena e di Diego. Poco più che ventenni, si conoscono su un treno per Genova - anticipa Isabella -. Attraverso la cronaca della loro storia d’amore, narrata dal punto di vista di Elena, porto avanti una continua riflessione sul potere di un incontro, sullo smarrimento di una generazione, sulla militanza politica, sull’amore, sul ricordo e sul peso che tutto ciò assume nelle nostre vite, in un’epoca dove ogni certezza è crollata e credere ancora in un ideale o in un sogno è forse già una rivoluzione».
Come nasce l’idea di questa storia?
«Ho sempre letto e scritto tantissimo, anche dei racconti, il primo intitolato ‘Antonia’ è stato pubblicato nell’antologia ‘I racconti di Sabaudia’ ed è diventato anche un cortometraggio interpretato dall’attrice Lina Bernardi, ma non avevo mai pubblicato un romanzo. ‘Il compagno’ , edito da Serradifalco, nasce da alcune esperienze autobiografiche. La protagonista femminile della storia in effetti prende molto da me. È una ragazza che si innamora di un giovane rivoluzionario militante, lei invece non lo è. Questo sentimento la porta a indagare ciò che significa oggi avere un ideale ma anche a capire che lei crede in altri sogni che non sono prettamente politici. Tenta di diventare come Diego, una ‘compagna’ per amore, ma non è la sua strada. È una riflessione sull’essere in una relazione, sulle emozioni che ci agitano, sulle nuove generazioni».
Nuove generazioni non proprio coinvolte nella politica?
«Ultimamente devo dire che ho visto una grande partecipazione per Gaza, per la Palestina, e spero in un risveglio di coscienza, ma ciò di cui parlo nel romanzo è diverso. Riguarda una passione politica legata più al proprio Paese, un sentire che ci riporta agli anni Settanta se penso a ‘Porci con le ali’ di Rivera: quel libro parla però di un mondo molto partecipato, ‘Il compagno’ lo definirei il racconto di ciò che è rimasto da allora».
Un mondo in cui la protagonista femminile non si trova. Perché?
«Perché richiede un interesse totalizzante. Lei odierà tutto questo che non aiuta la coppia, ma ne subirà anche il potere di fascinazione».
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