L'intervista
29.10.2025 - 12:30
di Federica Fusco
Luca Villaggio è un attore e frontman che interpreta Freddie Mercury nello spettacolo tributo “Freddie - The Show Must Go On” che andrà in scena il 5 dicembre al teatro Europa di Aprilia. Questo spettacolo è descritto come uno dei tributi più realistici e spettacolari dedicati al leader dei Queen, con un cast di artisti, ballerini, musicisti, e un'attenzione particolare a scenografie, costumi ed effetti speciali per ricreare l'esperienza dei concerti di Freddie Mercury. Abbiamo scambiato qualche battuta con il protagonista.
Quanta responsabilità si prova ad essere considerato uno dei migliori frontman nel variegato panorama delle tribute band degli intramontabili Queen?
"Responsabilità tanta. Parliamo di leggende indiscusse della musica. Artisti che attraversano generazioni. In realtà io sono il primo che l’accolgo muovendomi in punta di piedi e con il dovuto rispetto".
Concerti sold-out, più di 52.000 spettatori “spalmati” tra il pubblico in Italia ma anche all’estero. Qual è il segreto di tanto successo?
"Credo la passione e la dedizione, la gente dice anche bravura. E in ultimo , ma non per importanza, la cura che mettiamo nei dettagli. Riproduciamo fedelmente situazioni simbolo dell’immaginario collettivo come la Pepsi e il bicchiere di birra appoggiato sul pianoforte durante il concerto del Live Aid dell’85".
Sono innegabili la sua poliedricità e le sue doti vocali, qual è l’aspetto del suo lavoro che le fa pensare di aver scelto la strada giusta?
"Lo penso ogni qualvolta trovo ragazzi in prima fila che si divertono. È la mia più grande soddisfazione e un monito per andare sempre avanti".
Lo spettacolo si intitola “The show must go on”, canzone manifesto lanciata da Mercury e compagni nel ‘91. Il testo è un vero inno alla resilienza. C’è stato mai un momento in cui ha pensato ‘Lo show deve andare avanti’?
"Ricordo una data in cui avevo la febbre, arrivato a metà concerto ho deciso di andare avanti cercando le ultime forze che mi erano rimaste. L’ho fatto per il mio pubblico, e anche un po’ per il grande Freddie".
In che modo crede di potersi collocare artisticamente nel panorama musicale attuale, e quale potrebbe essere la “mission”?
"La collocazione di uno show come il nostro può sembrare di nicchia, in realtà portiamo in scena uno spettacolo per famiglie e amanti della grande musica di quegli anni, quando al centro di una melodia certo non risuonava l’autotune".
Freddie Mercury sul palcoscenico, Luca Villaggio nella vita di tutti i giorni. Pro e contro
"In realtà non c’è grande differenza. Io sono un grande appassionato degli anni ‘80 e di tutto quel mondo. Il fatto è che somiglio a Freddie Mercury anche nella vita quotidiana: baffo, capello nero e corto. Mi capita di incontrare gente che mi ferma per strada e mi chiede un selfie notando la somiglianza con il leader dei Queen, senza sapere che ne ho fatto la mia vita".
Che tipo di spettatore vi augurate prenda posto tra le fila degli astanti?
"Lo spettatore che non pensa di trovarsi di fronte Freddie Mercury, l’originale. Noi cerchiamo di ricordarlo, e di farlo nel migliore dei modi. Fare paragoni non ha senso. Vogliamo solo portare in scena un grande show, utilizzando le basi originali. Sul palco con me ci saranno Peppe Viola, nel ruolo del chitarrista Brian May, la soprano Carla Basile in Montserrat Caballé e 12 ballerini che rendono il tutto più spettacolare".
I biglietti sono già disponibili sul circuito ticketone.com e su bertilive.com/eventi.
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