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Il fatto

Spiagge, un affitto "spinoso" per la gestione del lido attrezzato

La storia del titolare di una concessione stagionale nella piana di Sant’Agostino, ha chiesto di passare la gestione

Spiagge, un affitto "spinoso" per la gestione del lido attrezzato

Con tutte le concessioni ufficialmente scadute e in regime di proroga ancora al vaglio del Tribunale amministrativo su ricorso dell’Autorità Garante della concorrenza e del mercato, arriva una procedura che, di fatto, affitta una concessione ad un soggetto terzo che non ha mai nemmeno partecipato alle assegnazioni.
La vicenda è stata al centro di un acceso scontro in commissioni capigruppo ieri mattina, quando il presidente della Commissione di Sorveglianza, Franco De Angelis, ha chiesto delucidazioni su come sia possibile dare in affitto una concessione, peraltro stagionale e dunque soggetta a gara annuale, in un momento in cui anche le concessioni pluriennali sono scadute e in regime di proroga straordinaria.
Il titolare della concessione stagione è Stefano Recco, titolare della società Loremare che gestisce un’attività di noleggio di attrezzature per la spiaggia con annesso locale per la somministrazione di bevande e alimenti. La Loremare ha presentato una formale istanza per aprire l’iter pubblico (obbligatorio) di richieste di manifestazioni d’interesse lo scorso febbraio con pubblicazione sull’albo del Comune di Gaeta avvenuta in questi giorni e l’offerta arrivata è quella di una società di Formia, la «Mediterranea srl» amministrata da Andrea Gionta, con sede presso lo studio Manna, in via Olivastro Spaventola.
La Loremare, richiamando l’articolo 45 del codice della navigazione, chiede adesso al Comune di Gaeta l’autorizzazione ad affidare a Mediterranea quello che viene definito uno «stabilimento balneare/chiosco bar».
Ma il punto è che tutti i cosiddetti miniconcessionari della piana di Sant’Agostino non sono definiti stabilimenti ma spiagge libere attrezzate, per cui sono espletati bandi annuali di affidamento stagionale e molti di questi sono stati sanzionati dalla Capitaneria di Porto proprio in quanto erano organizzati in forma di stabilimento con strutture fisse e ombrelloni non amovibili giornalmente. L’eventuale affitto potrebbe prevedersi per gli stabilimenti con concessione pluriennale, che però, come è noto, sono tutte scadute a dicembre 2023.
La proroga 2024 fatta dal Comune di Gaeta è stata dichiarata illegittima da due sentenze del Tar di Latina, ad ottobre, cioè a stagione ultimata, ma ciò non toglie nulla alla qualificazione del provvedimento di proroga.
In conferenza capigruppo De Angelis ha chiesto e verbalizzato che il tema venga affrontato nel prossimo consiglio comunale, ma in realtà è difficile che si arrivi per davvero ad affrontare una questione così complessa e spinosa.
Più probabile che anche questo atto finisca nell’ennesimo ricorso al Tribunale amministrativo andando ad ingolfare il ruolo speciale istituito dalla sezione di Latina per l’anno giudiziario 2025, proprio in considerazione del caos esistente nell’ambito delle concessioni per le attività ricreative e turistiche lungo tutta la costa pontina.
La procedura di affitto e le possibili insidie, anche in relazione al ruolo degli uffici che l’hanno valutata, sarà comunque al centro del dibattito d’aula perché al momento non si sa come verranno gestiti le mini concessioni stagionali. Tanto più che ci sono pure dei consiglieri di maggioranza che contestano la politica dell’amministrazione in materia di gestione degli stabilimenti, come l’ex sindaco di Gaeta, Massimo Magliozzi, che già nell’ultima assise aveva manifestato una serie di perplessità sulle procedure seguite fino a questo momento.

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