Il fatto
04.05.2024 - 11:30
Non si è fatto scrupoli a tirare fuori un coltello per punire il titolare della paninoteca sul lungomare di Latina col quale aveva discusso per il conto del pranzo e con la stessa ferocia, mentre scappava, ha telefonato all’utenza del locale per minacciare di morte i familiari del ristoratore ferito col fendente affinché non collaborassero alle indagini, prospettando loro conseguenze gravi. Ma la sua fuga è durata una manciata di ore, perché l’autore dell’aggressione del Primo maggio consumata nell’attività Capitan Vasco, è stato rintracciato dagli investigatori della Polizia al culmine di una scrupolosa indagine lampo e arrestato con la pesante accusa di tentato omicidio: si tratta di un romano di 31 anni che vive nella zona del Quadraro, rintracciato non lontano dalla sua abitazione dove ovviamente non si era fatto trovare.
Sin da subito la vicenda ha assunto connotati inquietanti, perché senza dubbio la reazione del cliente non è stata proporzionata all’oggetto del contendere. A quanto pare la sua comitiva frequentava abitualmente il locale al lido di Latina, situato all’ingresso dell’area di sosta Vasco da Gama vicino Foce Verde, ma mercoledì qualcosa è andato storto. Stando a una prima ricostruzione dei fatti, i romani avevano scelto un menù fisso, ma una serie di ordinazioni extra avevano fatto lievitare i costi e il conto non era stato di loro gradimento. Ne era nata una discussione col titolare, un uomo di 65 anni, alimentata da qualche parola fuori posto, fin quando la situazione è degenerata e il trentunenne ha impugnato il coltello per ferire il ristoratore all’addome. A quel punto i commensali si sono dileguati in fretta, salvo poi contattare i familiari della vittima attraverso il telefono del locale, per minacciarli in cerca di protezione: pretendevano omertà, altrimenti sarebbero tornati per regolare i conti.
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