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Il caso

In aula conferma gli abusi dello zio

Incidente probatorio: la 14enne che ha accusato lo zio di violenza conferma i fatti ma esclude il rapporto completo

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«Gli abusi sessuali ci sono stati». Non un rapporto completo come aveva dichiarato all’inizio, ma atti di violenza sessuale. Questo ha riferito ieri, nell’incidente probatorio che si è svolto nel Tribunale di Latina, la ragazzina di 14 anni che ha accusato lo zio, un 36enne di origini rumene, di violenza sessuale. Davanti al giudice per le indagini preliminari Laura Morselli, e al pubblico ministero Martina Taglione, la vittima, all’epoca dei fatti 12enne, ha fornito la sua versione della vicenda assistita dall’avvocato della famiglia Mirko Pannozzo, col supporto di una psicologa e nella massima riservatezza grazie a un’audizione protetta.
L’uomo, difeso dall’avvocato Massimo Frisetti, venne arrestato dal personale del Commissariato di Terracina il 7 febbraio scorso dopo la denuncia dei genitori della vittima. Interrogato dallo stesso giudice Laura Morselli, aveva negato ogni accusa sostenendo che la denuncia della vittima era frutto di una vendetta costruita ad arte dai genitori della ragazza.

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