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Il fatto

Patteggiano i ladri della supercar

Le indagini della Polizia. Ieri il processo. Volevano rubare una Range Rover Sport che costava 100mila euro

Patteggiano i ladri della supercar

E’stata accolta la richiesta di un rito alternativo e in questo caso di un patteggiamento presentata dai legali dei quattro uomini, tutti residenti a Napoli, arrestati nei giorni scorsi dalla Polizia per il tentato furto di una Range Rover di proprietà di un professionista abruzzese parcheggiata in via Emanuale Filiberto a Latina.

La cattura era avvenuta al termine di un folle inseguimento. Una volta che la banda era stata scoperta dagli agenti era salita a bordo di una Golf Volkswghen presa a noleggio e aveva cercato di far perdere le tracce fino a quando non era scattato l’arresto alla periferia del capoluogo pontino. La richiesta di patteggiamento presentata dagli avvocati Luigi Poziello, Maria Chiara Fusco, Raffaella De Cristofaro a un anno e quattro mesi è stata accolta. Ieri l’ultimo atto del processo per direttissima dal giudice monocratico Enrica Villani. Alcuni degli autori del furto sono già conosciuti negli archivi delle forze dell’ordine.

Il giudice nel corso della precedente udienza aveva disposto gli arresti domiciliari nei confronti di Emmanuele Pozone, Roberto Corona e Luigi Torre, e l’obbligo di dimora per Emanuele Merolla. Erano arrivati da Napoli della zona di Miano e secondo la ricostruzione degli investigatori, due di loro erano scesi per rubare la supercar di proprietà del professionista che pernottava a Latina perchè il giorno dopo aveva un impegno nel capoluogo. In base a quanto è emerso, subito dopo aver infranto il vetro del suv, gli imputati stavano utilizzando una centralina molto sofisticata per far partire la vettura. Nel corso del blitz gli agenti avevano recuperato un jammer utilizzato per disturbare le frequenze.

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