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Le indagini

Telefoni nel carcere di Rebibbia, tra i 41 indagati c'è anche Costantino Patatone Di Silvio

Nel carcere romano entravano i cellulari, ma anche generi alimentari. A Di Silvio contestato il reato di corruzione

Telefoni nel carcere di Rebibbia, tra i 41 indagati c'è anche Costantino Patatone Di Silvio

Gli agenti della Polizia Penitenziaria, in collaborazione con il Commissariato di Tivoli, hanno scoperto un traffico illecito di beni all'interno del carcere di Rebibbia, che includeva telefoni, pizzini, generi alimentari, birre e medicinali. Questa operazione ha portato la Procura di Roma a indagare 41 persone per vari reati, tra cui corruzione e associazione per delinquere.

Tra gli indagati figura Costantino "Patatone" Di Silvio, già in carcere per l'omicidio di Fabio Buonamano, accusato di aver corrotto un agente di polizia penitenziaria. Quest'ultimo, coordinatore del corpo, avrebbe facilitato l’introduzione illegale di beni, soddisfacendo le richieste del detenuto in cambio di somme di denaro da parte di complici in libertà. Le indagini hanno rivelato che i fatti si sono verificati tra agosto e novembre 2020 e che Di Silvio avrebbe utilizzato tre telefoni cellulari per comunicare con l’esterno, uno dei quali venduto a un altro detenuto.

Inoltre, è coinvolto un medico che non ha segnalato l'uso di un cellulare da parte di un detenuto, violando i protocolli di sicurezza. Tra gli altri indagati, un detenuto ha ricevuto in cella birra e pizza per 30 euro. Il prossimo passo dell'inchiesta sarà la fissazione dell'udienza preliminare.

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