Il caso
04.12.2024 - 15:10
Le associazioni dei consumatori Adusbef, Assoutenti, Codici, Confconsumatori e CTCU hanno presentato una class action contro Enel Energia Spa presso il Tribunale di Roma. Al centro dell’iniziativa legale ci sono le presunte modifiche unilaterali delle condizioni contrattuali per le forniture di luce e gas, che hanno portato a significativi aumenti delle bollette nel periodo tra luglio 2023 e aprile 2024, senza che gli utenti fossero adeguatamente informati. Come riporta la nota siglata dalle associazioni, molti clienti avrebbero subito rincari che in alcuni casi avrebbero visto le fatture quadruplicare o quintuplicare rispetto al passato, causando gravi disagi economici.
Le associazioni accusano Enel Energia di aver violato le disposizioni del Codice di Condotta Commerciale, che impongono l’obbligo di comunicare in maniera chiara e con largo anticipo ogni modifica contrattuale che comporti un aumento dei costi. In particolare, la nota specifica che tali comunicazioni devono essere trasmesse almeno tre mesi prima e riportare in maniera evidente la dicitura “Proposta di modifica unilaterale di contratto” o “Proposta di rinnovo delle condizioni economiche con modifica delle medesime condizioni”. Come riportato nel documento depositato in Tribunale, Enel Energia non avrebbe rispettato questi obblighi, inviando comunicazioni carenti sia dal punto di vista formale che sostanziale.
Inoltre, sempre secondo la nota siglata dalle associazioni, le comunicazioni inviate via email erano strutturate in modo tale da essere intercettate dai filtri anti-spam dei sistemi di posta elettronica, rendendo di fatto impossibile per molti consumatori prenderne visione e valutare le modifiche. Tale condotta, si legge nella nota, avrebbe indebitamente condizionato i clienti, che non hanno potuto esercitare il diritto di recesso per evitare gli aumenti, con conseguenti esborsi non dovuti.
Le associazioni dei consumatori chiedono al Tribunale di Roma di ordinare ad Enel Energia di adottare misure per eliminare gli effetti delle violazioni, inviando una comunicazione scritta a tutti i clienti, inclusi quelli con contratti estinti, per informarli del diritto di tornare alle condizioni contrattuali precedenti. Inoltre, come riporta ancora la nota, si richiede il ricalcolo degli importi secondo le tariffe vigenti prima delle variazioni unilaterali, con il rimborso delle somme pagate in eccesso, e un risarcimento di 200 euro per ciascun consumatore aderente alla class action.
Nella provincia di Latina sono stati segnalati numerosi casi di aumenti spropositati delle bollette di luce e gas, con importi che in alcuni casi hanno raggiunto cifre di migliaia di euro. I consumatori colpiti possono ancora aderire all’iniziativa legale, contattando le associazioni.
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