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Il fatto

Revenge porn, il reato si estingue

Esce di scena l’imputato. La vittima di revenge porn lo denuncia ma non si presenta per testimoniare nel processo

Revene porn, il reato si estingue

Il reato è stato dichiarato estinto: non doversi procedere nei confronti di un imputato accusato di revenge porn per rimessione tacita di querela. Esce definitivamente di scena. Cala il sipario su questa vicenda. La donna che lo aveva denunciato non si è presentata nel corso del dibattimento in Tribunale e ieri il giudice monocratico Elena Nadile, alla fine del processo ha emesso la sentenza nei confronti dell’imputato, difeso nel procedimento dall’avvocato Veronica Terelle.

La parte offesa era stata citata diverse volte ma non ha deposto nonostante una denuncia finita nelle carte del processo. Al centro di tutto un ricatto a luci rosse, un video hard della durata di 4 minuti di un rapporto sessuale tra la vittima di revenge porn e il suo ex, imputato per atti persecutori.

In questo caso è stato contestato l’articolo 612 ter del codice penale. Il video diviso in tre spezzoni è stato inviato dall’imputato al marito della sua ex amante e alla sorella di lei che non sapevano niente, ignari di tutto hanno fatto la scoperta.

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