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Il caso

Ponza: cala Feola da rifare per il sindaco

Il primo cittadino di Francesco Ambrosino ha chiesto l’intervento della Regione Lazio per effettuare i lavori

Ponza: cala Feola da rifare per il sindaco

Una pressante richiesta del sindaco di Ponza, Francesco Ambrosino, è stata rivolta alla Regione Lazio, nello specifico alla “Direzione Regionale Urbanistica e Politiche Abitative, Pianificazione Territoriale, Politiche del Mare” della Regione Lazio al fine di sottolineare l’imminente scadenza dei termini per la partecipazione al Bando “avviso rivolto alle isole minori per la selezione di interventi di prevenzione del rischio sismico per le infrastrutture”.

Il 7 febbraio prossimo, infatti, è il termine ultimo per partecipare al bando di Casa Italia rivolto alle “Isole Minori”. Ambrosino, che aveva già avuto notizia dell’emissione di questo provvedimento partecipando all’assemblea nazionale dell’ANCIM, supporta la sua istanza fatta pervenire all’ing. Emanuele Calcagni e a Pasquale Ciacciarelli, rispettivamente direttore generale e assessore del competente ufficio regionale sollecitato ad attivarsi, con un’idea progettuale sul recupero della scogliera di Cala Feola che il Comune di Ponza aveva già realizzato e inviato, con dovizia di preziosi dati, foto , indagini subacquee e proposte, frutto dello studio di ingegneri geotecnici e ricercatori, già a fine novembre scorso. Le proposte di intervento da selezionare da parte di Casa Italia riguardano approdi ed elisuperfici, infrastrutture strategiche per garantire l’efficace gestione delle emergenze e la sicurezza della popolazione in casi di eventi sismici.

Indicando la destinazione dell’intervento sulla scogliera di Cala Feola, Ambrosino evidenzia che “questa cala è classificata area portuale di competenza regionale (il vecchio porto è di competenza nazionale, n.d.r.) pertanto codesta Direzione è competente a partecipare al bando in oggetto”. La messa in sicurezza, l’adeguamento e l’ampliamento di Cala Feola sono avvertiti come interventi più che necessari e urgenti in quanto “oltre a proteggere l’omonimo borgo con la piccola flotta pescherecci, una scogliera adeguatamente rimessa in piena efficienza e ampliata avrebbe anche il meritorio compito di salvaguardare le splendide “Piscine Naturali” dall’erosione provocata dai forti mari provenienti da Ovest –Sud/Ovest che, senza un’adeguata protezione, ne potrebbero compromettere la loro naturale conformazione e staticità”.

Tale protezione, evidenza l’istanza del primo cittadino “risulterebbe assolutamente necessaria in caso di terremoti, maremoti o situazioni imprevedibili che si dovessero verificare”.

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