Politica
08.01.2025 - 12:21
A piccoli passi, ma lo statuto della Fondazione Latina 2032 si muove. I primi mesi del nuovo anno porteranno con sé il via libera definitivo all’ente più importante istituito con la legge dello Stato sul Centenario di Latina. Lo statuto sarà fondamentale anche per garantire l’operatività della fondazione sul territorio e infatti, rispetto allo schema base proposto dal ministero della Cultura, ci sono stati alcuni cambiamenti condivisi con l’amministrazione comunale e con il primo firmatario della proposta di legge, il senatore di Fratelli d’Italia Nicola Calandrini.
L’iter per l’approvazione della legge dedicata al Centenario di Latina si è distinto per la velocità e il vasto appoggio bipartisan. La proposta, avanzata dal senatore Calandrini e sottoscritta anche dai colleghi Fazzone, Paganella e Menia, ha raccolto il consenso di gran parte delle forze politiche, evidenziando uno spirito di cooperazione e unione per onorare i cento anni della città. Il percorso legislativo ha preso il via il 5 luglio 2023 con la presentazione del disegno di legge in Senato, culminando il 12 giugno dello scorso anno con l’approvazione unanime in commissione Cultura. Successivamente, il testo è stato trasmesso alla Camera dei Deputati, dove ha ottenuto il via libera definitivo, divenendo così legge dello Stato. Alla conferenza stampa di presentazione della legge la sindaca di Latina, Matilde Celentano ha ricordato l’assegnazione di 9 milioni di euro alla città. «Latina è l’unica città a beneficiare di questo rilevante finanziamento statale, frutto di un’iniziativa parlamentare, per celebrare la sua storia, giovane ma ricca di significato, con un modello sociale unico. Ci impegneremo a utilizzare al meglio queste risorse per valorizzare la nostra città nella sua essenza più autentica».
Risorse che inizieranno ad arrivare non appena la Fondazione sarà ufficialmente istituita e operativa. Questo avverrà solo dopo la firma dal notaio, a cui prenderà parte, oltre al ministero, proprio il Comune di Latina. Come detto è in fase di ultimazione lo Statuto. Al suo interno è stata richiesta la previsione di un comitato di saggi e di un comitato tecnico scientifico, che vadano ad affiancare il consiglio di amministrazione, il presidente e il direttore generale. Inoltre, i criteri di scelta degli organi saranno parametrati sulle necessità del territorio: perché se è vero che la Fondazione sarà emanazione del ministero della Cultura, è altrettanto vero che necessita di avere una base solida locale per poter agire conoscendo il territorio pontino.
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