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Il caso

Attentato incendiario all’auto del sindaco, il Comune parte civile

Nel processo contro Vincenzo Zizzo e Pasquale Spirito, imputati per minacce, incendio e altri gravi reati, l’udienza è stata rinviata al 20 marzo

Attentato incendiario all’auto del sindaco, il Comune parte civile

Il Comune di Lenola si è costituito parte civile, nel processo celebrato davanti al giudice Laura Morselli, per l’attentato incendiario ai danni del sindaco di Lenola, Fernando Magnafico.

L’udienza, che vede imputati Vincenzo Zizzo e Pasquale Spirito, difesi dagli avvocati Mastrobattista ed Agresti, è stata rinviata al prossimo 20 marzo.

Gli arresti risalgono allo scorso 18 agosto, quando i due sono stati raggiunti dai Carabinieri della Compagnia di Terracina e finiti in manette per minaccia aggravata e danneggiamento seguito da incendio ai danni del sindaco di Lenola Fernando Magnafico, oltre che di detenzione e spaccio di ingenti quantitativi di stupefacenti (hashish e cocaina), estorsione (recupero credito legato alle cessioni di narcotico), detenzione e porto illegale di armi.

Le indagini, scattate subito dopo l’incendio dell’auto del primo cittadino del 19 settembre 2023 in località Valle Bernardo e condotte dai militari del Nucleo operativo radiomobile della Compagnia Carabinieri di Terracina e dai colleghi della Stazione di Lenola, hanno permesso di identificare il presunto mandante dell’attentato incendiario e ricondurre il movente allo scopo di condizionare l’operato amministrativo del sindaco, a partire dalla sua volontà di ampliare l’area del cimitero comunale andando contro quella di Zizzo che, nel progetto, vedeva un danno per il proprio terreno, situato nelle immediate vicinanze. Entrambi, davanti al giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Latina Giuseppe Molfese, avevano respinto ogni addebito per l’accusa di aver organizzato, commissionando l’esecuzione a terzi, dell’attentato all’auto del sindaco.

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