Il tema
31.01.2025 - 13:00
Saranno i soci fondatori della Fondazione per il centenario di Latina a indicare il presidente e i componenti degli organi gestionali del nuovo ente. E’ quanto stabilisce la bozza dello statuto messo a punto dal ministero della Cultura e inviato agli enti fondatori affinché diano i loro pareri in merito. Tra gli enti fondatori sono compresi, oltre al ministero, la Regione Lazio, il Comune di Latina, la Provincia di Latina e la Camera di Commercio di Latina e Frosinone. Tutti loro faranno parte del Collegio dei Fondatori che appunto indicherà poi i componenti degli organi gestionali.
I contenuti principali dello Statuto
Lo statuto prevede una governance articolata, composta da diversi organi decisionali. Il Collegio dei Fondatori avrà il compito di nominare il presidente della Fondazione e gli altri membri del consiglio di amministrazione. Sarà presente anche un Comitato scientifico, con esperti di fama nazionale e internazionale, incaricato di definire gli indirizzi strategici della Fondazione.
Il Comitato dei Saggi, invece, avrà il compito di fungere da ponte tra la cittadinanza e le istituzioni, coinvolgendo ex sindaci e personalità di rilievo del territorio pontino. Secondo quanto previsto dallo statuto, la Fondazione si occuperà di diffondere la cultura architettonica del XX secolo, con particolare attenzione all’architettura razionalista, elemento identitario di Latina e delle altre Città di Fondazione dell’Agro Pontino. Il progetto prevede inoltre la creazione di un programma culturale innovativo e duraturo, finalizzato alla promozione turistica del territorio, attraverso iniziative che coinvolgeranno enti pubblici e privati, università, associazioni culturali e professionali.
Nella lettera d’accompagnamento il ministero della Cultura ha chiesto ai fondatori di indicare eventuali modifiche da apportare e di confermare l’adesione.
Polemica a tempo record
La bozza è arrivata via pec nelle scorse ore agli enti fondatori e già ha fatto scattare la polemica. L’opposizione di Latina ha infatti vergato un duro comunicato contro l’amministrazione comunale che non avrebbe condiviso il documento con i consiglieri di maggioranza e opposizione, ma solo con la giunta. A onor del vero gli assessori da noi interpellati ieri non avevano la bozza dello statuto. «Mentre i consiglieri provinciali si accingono a valutare la bozza e a presentare eventuali proposte nel merito, – denuncia l’opposizione – i consiglieri comunali vengono ancora una volta esautorati dal loro ruolo.
«Auspichiamo che la bozza venga inviata quanto prima, almeno per conoscenza, a tutti i consiglieri, sia di opposizione che di maggioranza, affinché tutti possano esserne edotti e dunque possano contribuire a questo passaggio fondamentale e storico per la nostra città». concludono dal centrosinistra
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