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Abc, Angelini nuovo presidente nella fase più critica

L’ingegnere alla guida del consiglio di amministrazione alle soglie del nuovo progetto per rilanciare l’azienda

Abc, Angelini nuovo presidente nella fase più critica

L’ingegnere ambientale Alessandro Angelini è il nuovo presidente del consiglio di amministrazione di Abc, l’azienda speciale che gestisce dal 2018 il servizio di igiene urbana nella città di Latina. La nomina è stata ufficializzata ieri dal sindaco Matilde Celentano, attraverso un decreto sindacale, a soli due giorni dalla ricostituzione del Cda con l’ingresso di Alessandro Pietrogiacomi, che era stato selezionato tramite una procedura pubblica, resa necessaria dalle dimissioni di Lorenzo Palmerini, l’ex presidente che aveva deciso il passo indietro dopo le polemiche relative alle verifiche Anac sulla compatibilità del suo ruolo. Dopo mesi difficili, dunque, si trova la quadra per una azienda che non è nuova a cambi dirigenziali, dal primo presidente Demetrio De Stefano ad oggi.
La designazione di Angelini alla presidenza, già membro del consiglio di amministrazione insieme all’avvocato Daniela Moscarino dal 23 novembre 2023, è avvenuta nel pieno rispetto delle normative statutarie e regolamentari vigenti. La scelta del Sindaco è ricaduta su Angelini in virtù delle sue comprovate competenze tecniche, amministrative, giuridiche e manageriali, requisiti fondamentali per guidare un’azienda complessa come Abc. L'incarico di presidente di Angelini, che ha ricevuto il parere favorevole della segretaria generale del Comune di Latina, Alessandra Macrì, in qualità di responsabile della Prevenzione della corruzione e della Trasparenza, avrà una durata triennale, in linea con la scadenza del mandato dell'intero Cda, fissata per il 23 novembre 2026. L’impresa è ardua perché Angelini deve guidare la società verso un futuro diverso da quello che era tratteggiato quando Abc fu costituita e anche da quello disegnato dal piano Contarina. Quel piano che ha previsto il passaggio dalla raccolta su strada con i cassonetti al porta a porta integrale attraverso un mutuo di 12 milioni e 70mila euro prevedeva la piena operatività a due anni dalla sua approvazione nel 2021 e livelli di differenziata oltre il 70%. Oggi, come è noto la situazione è molto diversa perché tra periodo Covid, difficoltà legate alla gestione del servizio e periodi di transizione come il commissariamento prima di arrivare alla gestione Celentano, Abc ha finito per diventare la società più delicata e in crisi del Comune che la stessa assessore Nasti ha definito «non più in equilibrio già nel 2021 con un fondo crediti di dubbia esigibilità di 13 milioni di euro e solleciti di pagamento ed iscrizioni a ruolo fermi da anni». Sfide che Angelini e il Cda sapranno affrontare secondo il sindaco Celentano. «Ripongo grande fiducia nella leadership di Angelini - spiega - un professionista competente e preparato, che ha dimostrato sin dal suo ingresso nel Cda un approccio collaborativo e orientato alla risoluzione dei problemi, in particolare per quanto riguarda le criticità del servizio di gestione dei rifiuti. Auguro all'ingegner Angelini un proficuo lavoro alla guida di Abc». Se a livello societario ora il quadro è definito ci sono in cantiere passaggi importanti che deve fare il Comune: entro aprile va approvato il Pef 2025 del servizio rifiuti, un passaggio strettamente connesso al nuovo piano industriale di Abc che prevede l’estensione del porta a porta a tutta la città. Proprio su questo punto è chiamata al confronto la maggioranza, che lo sta vagliando con l’assessore Addonizio, in attesa che il piano arrivi in commissione Ambiente.

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