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Giudiziaria

Aveva palpeggiato una commessa del centro commerciale, condannato a 2 anni e 4 mesi

I fatti avvenuti nell’agosto del 2023. L'uomo di 41 anni è originario del Bangladesh

Tribunali sotto organico, a Latina mancano 43 dipendenti su 155 posizioni

Al termine della camera di consiglio di oggi il giudice per l’udienza preliminare del Tribunale di Latina Laura Morselli ha emesso la sentenza di condanna. Pena di due anni e quattro mesi nei confronti dell’uomo di 41 anni originario del Bangladesh, I. S., queste le sue iniziali, presente in aula alla lettura della sentenza, accusato di violenza sessuale. Secondo quanto ricostruito dal magistrato inquirente, il pm Valerio De Luca, l’imputato, un dipendente di un negozio del centro commerciale Sermoneta Shopping Center, aveva toccato il seno di una ragazza, una commessa che lavorava nella struttura e che stava sistemando la merce in un magazzino. Prima le aveva rivolto domande a sfondo sessuale relative ai rapporti con il suo fidanzato e poi - come ricostruito dagli investigatori - si era avvicinato in modo repentino toccando il seno e scappando una volta che la ragazza aveva chiesto aiuto. I fatti contestati erano avvenuti il 9 agosto del 2023 e i carabinieri della stazione di Sermoneta nel giro di poco tempo erano risaliti al presunto responsabile e avevano arrestato il 41enne finito agli arresti domiciliari. La vittima dei fatti si era costituita parte civile ed è rappresentata dall’avvocato Nicolò Giglio.
Ieri in aula nel corso del suo intervento, il pubblico ministero Valentina Giammaria ha ricostruito i fatti contestati e al termine della requisitoria ha chiesto la condanna per l’uomo, mentre la difesa - rappresentata dall’avvocato Alex Capponi - ha chiesto l’assoluzione per il proprio assistito, puntando su una serie di elementi, tra cui la mancanza di testimoni.
Nessuno ha sentito urlare - ha sottolineato - o ha sentito richieste di aiuto della parte offesa. L’imputato ha scelto di essere giudicato con il rito abbreviato un giudizio previsto dal codice che prevede la riduzione di un terzo della pena in base agli elementi raccolti. Poi la camera di consiglio e poco prima delle 19,30 la lettura del dispositivo. Quando saranno depositate le motivazioni della sentenza scontato il ricorso in Corte d’Appello.

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