Il caso
05.06.2025 - 11:00
Condanna a quattro anni. Stessa richiesta del pm Giuseppe Bontempo. E’ questa la sentenza emessa ieri dal giudice per l’udienza preliminare Mara Mattioli nei confronti di S.K., queste le sue iniziali, 29 anni, l’uomo di origine indiana, un bracciante agricolo residente a Priverno, era stato arrestato dalla Polizia con l’accusa di violenza sessuale aggravata. L’imputato, difeso dall’avvocato Ernesto Renzi, si trova agli arresti domiciliari e ha scelto il giudizio abbreviato, un rito previsto dal codice che prevede la riduzione di un terzo della pena.
L’uomo doveva rispondere dei reati di violenza sessuale aggravata su una minore. La parte offesa è una bambina che all’epoca dei fatti aveva otto anni. I fatti erano avvenuti lo scorso agosto in un negozio nel centro di Latina in via Emanuele Filiberto, a due passi dal quartiere Nicolosi e dalla circonvallazione.
Secondo quanto ricostruito dagli agenti della Squadra Volante, subito intervenuti, l’uomo ha preso la piccina e le ha tenuto con la mano sinistra la testa, messo un dito in bocca simulando un atto sessuale, la bambina si è spaventata ed era terrorizzata.
La sequenza è durata pochi secondi e sia il padre che la madre sono intervenuti e hanno chiamato il numero di emergenza del 112. Gli investigatori avevano visionato anche le immagini di una telecamera all’interno del negozio. Subito dopo i fatti la piccola - a causa dello choc subito - era stata portata in ospedale al Santa Maria Goretti di Latina.
Sempre secondo i riscontri raccolti dalla Polizia, prima di questo episodio, il presunto responsabile dei fatti aveva accarezzato i capelli di una bambina. Era stato arrestato a seguito di altri riscontri raccolti dagli agenti della Squadra Mobile di Latina ed era finito in carcere.
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