Il caso
08.06.2025 - 18:45
Mentre il centro di Formia si prepara a vivere un’altra notte difficile, con la chiusura totale di via Vitruvio, si riaccende anche il dibattito più complessivo relativo alle infrastrutture. Il prossimo dieci giugno dalle 20 alle 6 il corso principale sarà dunque interdetto a transito e parcheggio per consentire il transito di un trasporto eccezionale, blocco periodico che si protrae ormai da molti anni senza una soluzione. Ma intanto sempre a proposito di infrastrutture viarie necessarie e possibili le associazioni «Incontri e confronti» e «Arcipelago del Lazio Meridionale sottolineano che «le infrastrutture di Formia si fanno carico anche della mobilità degli abitanti delle città limitrofe».
Un elemento che contribuisce ad appesantire il traffico, rallentando la mobilità ma incidendo anche molto sulla qualità complessiva del vivere urbano. Tra le soluzioni proposte dalle due associazioni c’è quella di «intervenire sulla viabilità esistente, fluidificando i flussi con rotatorie e sottopassi e separando il traffico di attraversamento da quello locale. Aspettare la costruzione della pedemontana, dal costo di oltre mezzo miliardo di euro, per risolvere i problemi del traffico ha scarsa aderenza con la realtà e significa non voler affrontare situazioni critiche e contingenti da molti anni». C’è poi il nodo inerente le modalità con cui raggiungere a stazione ferroviaria, uno snodo particolarmente rilevante. Adesso per arrivare allo scalo ferroviario le auto devono passare attraverso il centro della città. «L’accessibilità alla stazione FS dal quadrante est di Formia, anche solo pedonale con un parcheggio di scambio, sempre reclamizzata ad ogni competizione elettorale ma mai realizzata (il c.d. collegamento da via Solaro), dovrebbe costituire uno degli impegni prioritari dell’amministrazione cittadina, nell’interesse della mobilità dell’intero golfo. si legge nella nota - La città costituisce il vero ganglio di un sistema di mobilità che va ben oltre il comprensorio del golfo. Per questo è importante che il tema della mobilità ritorni ad essere centrale nell’agenda della politica locale, provinciale e regionale».
Edizione digitale
I più recenti
Ultime dalla sezione