Il caso
08.06.2025 - 18:00
C’è sgomento tra la comunità scolastica lenolese. Sia i docenti che i genitori sono rimasti basiti dopo il comunicato «a sorpresa» da parte dell’Amministrazione comunale che ha deciso di spostare gli alunni delle scuole elementari presso il plesso della scuola secondaria di via del Mare. «Le motivazioni, a quanto si apprende, sarebbero di mera natura economica anche se tale risparmio, come si evince dal bilancio, è di poche migliaia di euro - si legge in una nota firmata da numerosi genitori, soprattutto dalle mamme -. Quando si parla di scuola e di istruzione, in un paese con una visione volta alla crescita e al miglioramento, ogni euro speso è da intendersi come investimento e non come costo. Perché tutto va a discapito del benessere dei nostri bambini, ai quali viene tolto il diritto di istruirsi in spazi adeguati per finire compressi in aule anguste senza la possibilità di utilizzare aule laboratoriali».
I rappresentanti dei genitori eletti al consiglio di istituto si sono espressi con voto contrario a questa iniziativa comunale ed è proprio alla preside D’Ari che i genitori si appellano «in quanto - si legge - garante del diritto ad un’istruzione giusta ed equa tra i diversi plessi che formano il suo istituto comprensivo. E non è un caso che il MIUR, con l’azione “Next Generation Classrooms”, abbia investito risorse per trasformare le aule in ambienti innovativi di apprendimento. Allora perché i nostri figli devono rinunciare ad avere anche una sola di queste opportunità in nome di un fantomatico risparmio che pare essere l’unica motivazione dell’accorpamento? I nostri figli dovranno passare quasi 6 ore della loro giornata in aule che, probabilmente, non rispettano nemmeno i requisiti minimi in fatto di sicurezza. I bambini, al contrario, devono avere diritto ad una scuola di qualità».
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